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Torino, parla Meggiorini: “Serata perfetta”

Grande felicità per l’attaccante veneto al suo primo gol in maglia granata che dedica allo sfortunato compagno Coppola. Per Meggiorini la chiave della partita è stata aver pressato la Samp e reagito dopo il gol del pareggio dei blucerchiati....

Redazione PadovaSport.TV

Grande felicità per l’attaccante veneto al suo primo gol in maglia granata che dedica allo sfortunato compagno Coppola. Per Meggiorini la chiave della partita è stata aver pressato la Samp e reagito dopo il gol del pareggio dei blucerchiati. Archiviata subito la vittoria già si pensa alla gara con il Brescia.

Il suo primo gol in granata è valso la vittoria con la Sampdoria, una bella soddisfazione.“E’ stata una serata bellissima e perfetta e segnare a qualche minuto dalla fine è ancora più bello”.

A chi dedica il gol?“A Coppola che ha subito un grave infortunio, appena ho segnato ho subito pensato a lui perché non è facile star fuori, ma lui è sempre con noi”.

Che Torino ha visto dalla panchina e quale quando è entrato in campo?“Ho sempre visto un bel Toro dall’inizio alla fine, a parte il momento del gol della Sampdoria e i dieci minuti successivi quando abbiamo un attimo accusato il colpo, perché probabilmente non meritavamo il pareggio e ci siamo rimasti male. Subito però abbiamo ripreso a macinare gioco e soprattutto ad essere aggressivi. Secondo me, la cosa più importante è che abbiamo pressato davanti ed è da questo che è scaturita l’azione del mio gol”.

Quando avete subito il gol c’è stata la sensazione di rischiare di non raccogliere quanto meritato?“Il gol della Sampdoria è arrivato su una nostra ingenuità, per demerito nostro e non per merito dell’avversario. Questo ci deve far capire che quando vogliamo e ci siamo anche la Sampdoria, che è una squadra di qualità fra le migliori della B insieme a noi, possiamo metterli sotto per quasi tutta la partita”.

Quali sono state le consegne di Ventura quando è entrato?“Non mi ha detto più di tanto, dovevo dare tutto e aiutare i compagni, ma non c’era neanche bisogno che lo dicesse. Sono entrato per dare il meglio di me e ovviamente cercavo il gol perché mi avrebbe dato tanto, poi l’ho fatto e ne sto capendo l’importanza ”.

Si può dire che è la vittoria del gruppo?“C’è sempre il gruppo dietro un gol e alle prestazioni, è fondamentale e se manca certe vittorie non le si ottiene”.

Il Torino è primo e domenica vi attende il recupero con il Brescia che da molto tempo non subisce gol.“Adesso vedremo se non prenderà gol. Andiamo a Brescia e dobbiamo fare la partita come abbiamo fatto ieri sera e come avevamo fatto da altre parti ad esempio a Varese o a Cittadella, dove non avevamo vinto, però avevamo giocato. Lo abbiamo visto se arrivano i gol arrivano anche le vittorie”.

Il suo gol è arrivato al termine di un’azione elaborata e forse non è stato così semplice mandare la palla in rete.“Sì è arrivato da un’azione di pressing. Mi sembra che ho iniziato io sul terzino destro e poi è arrivato Surraco dalla parte centrale, è anche bello che i gol nascano da questi particolari che sono molto importanti”.

Il mister è contento?“Lo siamo tutti”.

Cosa è cambiato per lei da Novara a Torino?“E’ cambiato tanto. La città è molto più bella. La categoria, ma io sono sempre stato convinto della mia scelta anche perché ritrovo il mister e questo mi dà grande stimolo”.

Dal punto di vista tattico si definisce una prima o una seconda punta?“Posso fare bene tutte e due le cose e l’ho già fatto in passato. Come giochiamo al Toro non c’è una prima o una seconda punta”.

Alla fine la Maratona vi ha quasi risucchiati per tributarvi l’ultimo applauso. E’ stata una sensazione forte?“Sì certo, poi vedere la curva così piena fa un certo effetto e speriamo che sarà così anche nelle prossime partite, adesso pensiamo al Brescia così poi ritroveremo tanti nostri tifosi anche nella partita dopo”.