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Vigilia Padova-Kras Repen, Parlato: “Non regaleremo niente, domani dovrà  essere una giornata di festa sotto tutti i punti di vista!”

“Quella di domani dovrà essere una giornata di festa sotto tutti i punti di vista, per cui anche se abbiamo già centrato l’obiettivo-promozione dovremo rispettare il nostro popolo e la nostra città andando a vincere contro il Kras”....

Redazione PadovaSport.TV

“Quella di domani dovrà essere una giornata di festa sotto tutti i punti di vista, per cui anche se abbiamo già centrato l'obiettivo-promozione dovremo rispettare il nostro popolo e la nostra città andando a vincere contro il Kras”. C'è molta della filosofia di mister Parlato in questa dichiarazione da lui poco fa rilasciata al termine della consueta rifinitura del sabato mattina, oggi svoltasi all'Appiani. Perché è inutile nasconderlo: domani i novanta minuti di gioco passeranno in secondo piano rispetto alla gioia di una città intera che accorrerà all'Euganeo per abbracciare ancora una volta i propri beniamini. Uomini, prima che calciatori. Protagonisti di un'annata trionfale ed elettrizzante che, in barba alla categoria nella quale il Biancoscudo si è trovato a militare, ha fatto riconciliare il pubblico padovano con la squadra della propria città, alla riscoperta di un entusiasmo da troppo tempo sopito. Coreografie in tribuna est, brindisi celebrativo nella sede dalla Tribuna Fattori a Rubano nel postpartita, tutte celebrazioni strameritate per i ragazzi di mister Parlato, che, da buon allenatore, non accusa però ugualmente difficoltà nel trovare le corrette motivazioni in vista dell'incontro contro l'undici carsolino: “Personalmente ottenendo un risultato positivo avrei la possibilità di superare i punti che ho ottenuto nelle mie due precedenti promozioni (83 con il Rovigo, 85 con il Pordenone n.d.r.). Poi sarebbe bello anche continuare a ritoccare il record di vittorie stagionali, senza dimenticare che dovremo sfatare il tabù della maglia blu. Sì insomma, domani vogliamo vincere, ovviamente portando rispetto al nostro avversario. Ai ragazzi ho detto che perdere non mi piace, quindi di calarci tutti al meglio nella mentalità corretta. Il Padova non regalerà niente, come d'altra parte nessuno ha mai fatto con noi. E poi portare a casa i punti non fa mai male. Turn over? Più che di turn over, parlerei di sopperire alle tante squalifiche, cosa che non è mai stata un problema con questo gruppo straordinario. Qui si vince, si perde o si pareggia sempre in ventisette. In ogni caso domani è giusto che tutti si godano la festa, specialmente chi è stato costretto durante l'anno a mandare giù qualche boccone amaro”.Mica facile dunque ipotizzare la probabile formazione che scenderà in campo dal primo minuto. L'impressione è che tra i pali possa trovare spazio Cristian Cicioni, scelta che obbligherebbe il tecnico napoletano a schierare il quarto under sulla linea dei trequartisti (Busetto? Mazzocco con Fenati in mediana al fianco di Nichele?) oppure in avanti, con Pittarello ad agire da punta centrale, ruolo però già “prenotato” dal Rulo Ferretti, mai titolare dallo scorso 18 gennaio, in occasione della gara interna contro il Montebelluna. Unico reparto già formato con certezza, quello arretrato, che sarà composto da Bortot, Thomassen, Dionisi e Degrassi, date le squalifiche di Sentinelli, Salvadori e Niccolini.“Ma al di là di chi scenderà in campo con una maglia da titolare – prosegue Parlato – sono più che certo che tutti faranno una grande partita. Raramente in questo campionato i ragazzi non mi hanno ascoltato, ogni volta che ho chiesto loro di impegnarsi l'hanno fatto, quindi non credo che abbiano la testa volta alla festa. Una festa comunque meritata e voluta, non vediamo l'ora di goderci la nostra tifoseria”.Da parte di una persona corretta ed educata come il mister non poteva poi mancare un pensiero per Mattin ed Aperi, che hanno prematuramente terminato la propria stagione: “Sono due splendidi ragazzi che sono stati sfortunati in quest'ultimo periodo. Fuori dal campo danno sempre vitalità allo spogliatoio, anche se magari sarebbero loro stessi paradossalmente ad avere le ragioni di essere un po' giù di morale per il poco minutaggio. Hanno un cuore grande”.