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L’INTERO CAMPIONATO IN 90 MINUTI

Giornalista vicentino, segue il Padova da molti anni come corrispondente di Tuttosport. Segretario regionale dell'Ussi Veneto e titolare dell'agenzia 2punti che si occupa di eventi e comunicazione.

Redazione PadovaSport.TV

Oltre 12mila spettatori nei 90 minuti decisivi per entrambe le squadre a caccia di obiettivi completamente opposti. Non capita spesso, ma questa partita tra Padova e Brescia per Paolo Bedin, colui che ha il compito di rilanciare la B, è il miglior spot da far vedere ai nuovi potenziali sponsor che vogliono impegnare denaro in questo campionato. Tutto in programma domenica alle 15 all’Euganeo, ultima giornata del campionato più incerto e proprio per questo più bello visto negli ultimi anni. Ci sta tutto dall’alto al basso dentro al risultato finale di questa gara: la promozione diretta o gli spareggi per le rondinelle bresciane del tenace Iachini; la retrocessione immediata o la salvezza con coda spareggi e anche quella senza per i biancoscudati del silenzioso Sabatini. La società padovana si è attrezzata: biglietti gratis dai 25 in giù, alle donne e uno per ogni abbonato, più lo sconto del 50% in tutti i settori. Un’invasione da 10mila persone, gli altri, quasi 2mila, saranno bresciani. Il Padova sempre blindato e in silenzio stampa, per tutti parla solo il presidente Marcello Cestaro che però ieri era impegnato a Milano negli uffici della Selex, sa, a differenza del Brescia che se vince è in A a prescindere, che ogni speranza di salvezza diretta o indiretta e legata ai risultati delle partite Ancona - Mantova, Frosinone – Triestina e Salernitana – Vicenza. Ora, dopo i 6 punti raccolti nelle ultime due sfide, potrebbe addirittura salvarsi subito vincendo, se due su tre delle altre inguaiate dovessero perdere. Ma è dura e l’ipotesi più realistica, sempre vincendo, è quella dei play out. Se invece fosse il Brescia a sbancare l’Euganeo, per il Padova sarebbe la fine con retrocessione diretta in Lega Pro dopo un solo anno di B. In questo caso, il peggiore, sarebbe sicuramente anche la fine dell’era Cestaro. Ci sta tutto insomma: la gioia, le lacrime, l’attesa. Tutto in 90 minuti affidati all’esperienza di Tagliavento che nei due precedenti non ha portato fortuna. Due sconfitte, l’ultima a novembre a Lecce. Lì è iniziato il calvario di Italiano e compagni, una partita che ha segnato il bivio. Domenica c’è la resa dei conti, quella vera, perché le partite facili contro squadre demotivate dalla classifica appagante (vedi Ascoli e Albinoleffe) sono finite.