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L’ANALISI DI BALDIN/Cittadella, avere 15-20 titolari tutti allineati sull’obiettivo è il sogno di molti allenatori

Rieccoci con il nostro angolo tattico, oggi parliamo del Cittadella e della sua rincorsa ai play-off. Per il terzo anno la serie B si avvia alle fasi finali con una possibile promozione a sorpresa. L’anno scorso fu il CROTONE, due anni fa...

Andrea Baldin

Rieccoci con il nostro angolo tattico, oggi parliamo del Cittadella e della sua rincorsa ai play-off.

Per il terzo anno la serie B si avvia alle fasi finali con una possibile promozione a sorpresa. L'anno scorso fu il CROTONE, due anni fa furono addirittura due CARPI e FROSINONE. Da tre anni a questa parte la terza a salire in A è stata la quarta classificata (PESCARA, BOLOGNA, CESENA).

La premessa serve da incoraggiamento ad un CITTADELLA, che mai come quest'anno ha dato speranza, ma allo stesso tempo si è ridimensionato da solo. Ha alternato partite di gran spessore, disputate talvolta con forza di prima classe, a prestazioni dove sembra scivolare sulla classica 'buccia di banana' e si ritorna con i piedi per terra. Però ad una squadra che negli ultimi anni di B ha sempre lottato per non retrocedere, è retrocessa in Lega PRO, ha vinto la stessa Lega PRO in modo ineccepibile, è ripartita al nuovo anno di B rimanendo in cima alla classifica per un po di turni e poi nel preseguo sempre in zona Playoff bisogna fargli i complimenti per una stagione straordinaria. A tre giornate dalla fine sembra essere scontato che è dentro ai playoff: ha 4 punti di vantaggio sul BARI al nono posto in classifica e dilapidare questo vantaggio sarebbe deleterio come già detto qualche tempo fa dal presidente Gabrieli. Il problema è piuttosto arrivare a disputare i playoff nella migliore posizione di classifica possibile e il FROSINONE non deve portarsi a fatidici 10 punti di distacco.

La squadra di Venturato ha prodotto novità di giornata in giornata: il tecnico ha puntato dritto sul modulo, ma spesso ha alternato gli interpreti, anche quando nessuno se lo aspettava. Ad un certo punto della stagione hanno cominciato a giocare calciatori (alcuni giovani e di prospettiva, altri meno) di cui magari non ci si aspettava un trend di questo tipo: vedi VARNIER, VALZANIA, MARTIN, PELAGATTI, MANIERO, VIDO. Dietro ha cambiato forse più nei centrali che sugli esterni, con ALFONSO titolarissimo in porta e SALVI a destra. In mezzo l'inossidabile IORI, mentre davanti un discorso a parte lo meritano gli attaccanti: con LITTERI confermatissimo bomber e CHIARETTI che se sta bene gioca, si sono alternati l'imprevedibile KOUAME', STRIZZOLO, ARRIGHINI, IUNCO ma sempre mantenendo viva l'identità offensiva di questa squadra. Molti giocatori hanno fatto 20 presenze e dal punto di vista di un allenatore devo dire che questa cosa mi intriga non poco. Avere dai 15 ai 20 titolari, che stanno tutti allineati sull'obbiettivo, è un sogno che da molte possibilità. Giocare con uno o con l'altro e non crearsi alcun tipo di problema è semplicemente come dovrebbe essere. E' pur vero che far rotazioni può creare delle destabilizzazioni sui meccanismi e gli avversari possono approffitare di alcune incertezze, ma poter scegliere dà molta fiducia sul fatto che puoi influire. D'altra parte gli anni ci hanno insegnato che a Cittadella nessuno è mai sicuro del posto e 'monetizzare' su qualche elemento è doveroso. Dai 55 punti dello Spezia ai 60 del Perugia ci sono 6 squadra e al CITTADELLA non manca nulla per stare tra queste. Semmai il problema è che nelle prossime due partite incontrerà PISA e VICENZA, la prima all'ultima spiaggia, l'altra con l'acqua alla gola. Poi andrà in casa della più tranquilla ENTELLA che potrebbe essere appagata. Venturato ora dovrà serrare le file per giocarsi un playoff che dopo qualche anno CITTADELLA si merita per chiudere un percorso importante. Poi a fine anno vedremo se ci saranno novità!