Fascino, bellezza, determinazione, grinta, carattere.In cinque parole la sintesi del Padova di Calori.Il fascino sta tutto là davanti, in quei tre dai piedi magici: il fattore D colpisce ancora. Davide&Davide e Daniele rappresentano il reparto offensivo più letale della cadetteria, come lo stesso Vantaggiato ha ammesso con orgoglio e umiltà in sala stampa. Se poi lo completiamo con l’altra D, quella di un folletto napoletano mai dimenticato, diventa strabiliante. Insomma, in 3D o 4D il Padova fa sognare. La bellezza è nel gioco, nell’assetto che il tecnico aretino ha saputo dare a questa squadra, più che mai umile e ambiziosa, consapevole dei propri mezzi ma con i piedi per terra. La determinazione e la grinta non mancano mai, fanno di questi undici ragazzi i leoni che la curva ha sempre acclamato. Il carattere emerge sempre di più, partita dopo partita, e si dimostra fondamentale per sgarbugliare anche le matasse più intricate. Insomma questo Padova piace, vince e convince. È ancora da sfatare il tabù trasferta, è vero, ma le cinque caratteristiche sopra descritte torneranno utili alla causa biancoscudata per dimostrare che il Padova non è una squadra casalinga, ma una squadra da temere. Una squadra che zitta zitta si è portata al quarto posto e che vanta tra le sue fila il capocannoniere del campionato. Con questi presupposti sarebbe facile ubriacarsi di follia, farsi trasportare in un cielo soave a bordo di soffici nuvolette a forma di A, ma è meglio tenere gli occhi spalancati e svegli. La strada è ancora lunga e l’esperienza scottante dello scorso anno non va gettata in dimenticatoio: ne va fatto tesoro per arrivare nel 2011 con serenità e umiltà.In primavera poi, magari, si potrà cominciare a sognare davvero…
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Un Padova affascinante, ma è troppo presto per sognare
Rubrica tutta al femminile curata da Marianna Pagliarin, giornalista padovana collaboratrice de "Il Mattino di Padova"
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