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“MERITAVAMO NOI”

Mancava un soffio e la grande impresa, ancora una volta, sarebbe riuscita all’immenso cuore granata. Invece il sogno della finale dei play off è rimasto lì, quasi a portata di mano, ma è sfuggito soltanto in virtù di un regolamento che...

Redazione PadovaSport.TV

Mancava un soffio e la grande impresa, ancora una volta, sarebbe riuscita all'immenso cuore granata. Invece il sogno della finale dei play off è rimasto lì, quasi a portata di mano, ma è sfuggito soltanto in virtù di un regolamento che favorisce la migliore squadra piazzata in classifica al termine del campionato. Così va avanti il Brescia e il Cittadella torna a casa pieno di rammarico. Lo stesso che prova Claudio Foscarini al termine della partita. Il tecnico si presenta in sala stampa tirato: le "pacche sulle spalle" e gli attestati di stima che arrivano da ogni parte non leniscono la delusione dipinta sul suo volto. «Provo un grande rammarico, più per la gara di andata che non questa del ritorno, perché stavolta abbiamo fatto tutto il possibile per vincere la partita». Sarebbe bastato davvero poco... «Il Cittadella per riuscire nella rimonta doveva avere maggiore fortuna negli episodi, invece sono stati colpiti due pali. Anche il gol di Curiale, fosse arrivato prima, avrebbe messo alle corde il Brescia, soprattutto psicologicamente».Foscarini non ha dubbi sulla squadra che avrebbe meritato la finale: «Il Cittadella, sicuramente, perché nell'arco delle due gare è stata quella che ha prodotto il gioco migliore e creato più occasioni. Purtroppo per noi la partita del Tombolato ha complicato tutto. Ripensandoci, mi spiace davvero tanto aver sbagliato l'incontro dell'andata, cosa peraltro strana, perché in casa nostra abbiamo sempre disputato buone partite». Foscarini abbraccia idealmente l'intera squadra: «Quando siamo rientrati negli spogliatoi, a fine partita, ho semplicemente detto ai ragazzi che sono orgoglioso di loro, che in campo sono stati fantastici». Il futuro di Foscarini? «Adesso lasciatemi staccare la spina per qualche giorno, poi mi incontrerò con la dirigenza e ne discuteremo»