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Piovaccari: “Ho la serie A in testa”

Aldilà di quello che sa fare in campo, c’è una dote che colpisce immediatamente di Federico Piovaccari. La grande determinazione, la voglia di riprendersi in fretta quello che, un po’ la sfortuna, un po’ la poca lungimiranza...

Redazione PadovaSport.TV

Aldilà di quello che sa fare in campo, c'è una dote che colpisce immediatamente di Federico Piovaccari. La grande determinazione, la voglia di riprendersi in fretta quello che, un po' la sfortuna, un po' la poca lungimiranza degli addetti ai lavori, gli hanno negato negli ultimi anni. "Dopo il fallimento del Treviso mi sono trovato a piedi - spiega il bomber, anche contro il Grosseto migliore in campo - avevo una grande voglia di continuare a dimostrare il mio valore ed ero abbastanza sicuro che avrei trovato una squadra di serie B per ripartire. Non successe. Rimasi a piedi senza capire il motivo, non riuscivo a farmi una ragione del fatto che non c'era posto per me in questa categoria. Arrivò l'offerta del Ravenna e ripartii una categoria più in basso, dalla serie C. Ma sapevo che sarei tornato subito in alto. Quest'anno è arrivata la chiamata del Cittadella, l'ultimo giorno di mercato, e ho pensato subito che questa potesse essere la grande occasione. Il Cittadella mi ha cercato con grande insistenza e questa piazza negli ultimi anni ha fatto da trampolino di lancio a molti giocatori, specie attaccanti. Non ho avuto dubbi, sebbene c'era in ballo anche la possibiltà di andare a Frosinone e nella vicina Padova. Il mio obiettivo è la serie A, voglio arrivare lì. E se capiterà sarà grazie a questa squadra che mi sta dando fiducia". Piovaccari ha ricevuto elogi particolari dai due Gabrielli, Piergiorgio ha affermato addirittura che le sue potenzialità sono superiori a quelle di Ardemagni, Andrea per la prima volta ha parlato di "valore aggiunto" del Cittadella. In campo, in effetti ,è sempre lui il protagonista che spiega: "Il mio ruolo ideale è come seconda punta di movimento, ma in tutta la carriera ho giocato da prima, spesso come unico terminale offensivo. Qui mi trovo bene sia con Nassi, sia con Gabbiadini e con Perna. Dite che il Citta è dipendente da me? Sciocchezze, stiamo crescendo tutti". Ed ecco un'altra dote, la modestia.