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San Di Gennaro è già  un idolo a Cittadella, la salvezza passa anche dalle sue parate

La sua doppia parata, sabato sul rigore assegnato alla Juve Stabia, ha fatto impazzire il pubblico di Cittadella. La posizione in classifica della squadra resta critica, ma le prestazioni del giovane portiere fanno ben sperare in ottica salvezza....

Redazione PadovaSport.TV

La sua doppia parata, sabato sul rigore assegnato alla Juve Stabia, ha fatto impazzire il pubblico di Cittadella. La posizione in classifica della squadra resta critica, ma le prestazioni del giovane portiere fanno ben sperare in ottica salvezza. Certe parate, si sa, valgono come dei goal. «È stata una parata utile a portare a casa almeno un punto - conviene Raffaele Di Gennaro, portiere cresciuto nelle giovanili dell'Inter, intervistato da Il Mattino - Alla fine si è rivelato un intervento decisivo. La parata sul calcio di rigore può essere vista come normale, visto che è stato calciato tutto sommato male. Quella sulla respinta è invece straordinaria, dato che la palla è pure rimbalzata a terra e si è alzata tantissimo. L'intervento è stato un mix di riflessi ed istinto. Credo che questo doppio guizzo sia il più bello della stagione. Spero ora di farne altri». Difficile è stato anche il salvataggio su De Falco, mentre su Sowe il portiere milanese non ha potuto fare nulla. «Con questi palloni moderni che vanno a mille all'ora e che cambiano facilmente direzione, i tiri da lontano rappresentano ogni volta una grossa insidia. Dico sempre ai miei compagni di provarci da fuori area. Se Sowe ha beccato l'incrocio, su De Falco sono stato bravo ad allungarmi». In inferiorità numerica per un'ora, il Cittadella in Campania ha disputato una gara di grande personalità, che fa ben sperare per il futuro. «Fossimo rimasti in 11, avremmo probabilmente vinto. Siamo entrati in campo con il piglio giusto, carichi. Eravamo convinti. Nonostante l'inferiorità numerica, la squadra non ha mai smesso di crederci». «Sabato abbiamo fatto un passo in avanti», prosegue Di Gennaro. «Certo, non possiamo restare ancora una volta in 10, com’era già accaduto a Terni. Sabato prossimo con il Novara ci attende una sfida decisiva e, se riusciremo a giocarla con il piglio e il coraggio avuti all'inizio del match con la Juve Stabia, potremo fare bottino pieno. Sarà necessario mantenere la concentrazione e le marcature in difesa». Il punticino di Castellammare potrebbe aver segnato la tanto attesa svolta della stagione. «Per come è arrivato, è un pari che ci dà forza. Uscire con un punto dallo stadio Menti in 10 contro 11 e con quell'ambiente è sicuramente importante. Questo pareggio ci deve servire da spinta per le prossime partite. Ora vincere è fondamentale. Bisogna tornare a farlo al Tombolato. I nostri tifosi non assistono ad un successo in casa dal derby con il Padova». Nel futuro di Di Gennaro c'è la salvezza con il Cittadella, anche se l'Inter potrebbe presto puntare sul talento cresciuto in casa. «Dopo Castellammare ho ricevuto i complimenti di Pierobon e del preparatore dei portieri Gennari. Mi hanno fatto estremamente piacere. All’Inter non penso. Devo prima migliorare un po' in tutti i fondamentali per arrivare a certi livelli. Questo è il mio primo anno da professionista e quindi devo solo pensare a lavorare. È comunque logico che il sogno sia quello di tornare all'Inter. Sono felice di quanto fatto sinora, ma ora devo confermarmi. Il campionato è ancora lungo per dare un giudizio definitivo sulla mia stagione». Il portiere preferisce non parlare della vicenda accaduta la settimana scorsa, quando si è trovato a cacciare un ladro che voleva fare irruzione in casa sua. «Parliamo di calcio», taglia corto. Il pensiero finale è per i tifosi. «Sarebbe bello sabato rivedere i ragazzi del settore giovanile sugli spalti. Possono darci tanto entusiasmo. Con le belle giornate mi auguro poi che venga tanta altra gente e che con il Novara lo stadio si possa riempire un po' più del solito».