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Tracollo Cittadella, ma Foscarini è confermato

Se Atene piange, Sparta non ride. Proprio così: se a Padova le cose vanno male, non è che trenta chilometri più a nord il quadro sia migliore. Ieri, al “Liberati” di Terni, è arrivata per la squadra di Foscarini la decima sconfitta in...

Redazione PadovaSport.TV

Se Atene piange, Sparta non ride. Proprio così: se a Padova le cose vanno male, non è che trenta chilometri più a nord il quadro sia migliore. Ieri, al “Liberati” di Terni, è arrivata per la squadra di Foscarini la decima sconfitta in campionato, un 2-1 senza attenuanti, anche perché, come accaduto per i biancoscudati, i granata sono rimasti in dieci per l’espulsione di Colombo. E la conseguenza del nuovo passo falso, seguito alla battuta d’arresto di una settimana prima contro lo Spezia, è che il Citta è sempre quart’ultimo, con 21 punti (tre più dei “cugini”), a due dal Bari e a tre dal Novara, che oggi sarebbe salvo senza bisogno di disputare il playout. La mano di Foscarini, quest’anno, stenta a modellare a propria immagine e somiglianza una rosa profondamente rinnovata e dove alcuni elementi di lunga esperienza non stanno rispondendo come ci si sarebbe aspettato. Aggiungiamoci gli errori banali di una difesa che non è mai parsa, a parte le prime giornate, un mostro di solidità, e le scarse idee palesate pure ieri nel primo tempo, ed ecco che la strada si è messa di brutto in salita. Ma il tecnico trevigiano non si tocca: la società gli ribadisce piena fiducia. Una cosa va detta, comunque: il Cittadella è più “vaccinato” del Padova nel lottare per la salvezza, perché questo è sempre stato, tranne la stagione magica culminata nei playoff, il traguardo massimo a cui puntare. Il d.g. Marchetti ha indubbiamente rinforzato la rosa con innesti di esperienza, ora però tocca ai giocatori e al loro mister rispondere con ben altri risultati sul campo.