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Tutto Neto Pereira: modulo, nuovi compagni e aspettative. Il brasiliano si racconta dal ritiro di Mezzano

Dal ritiro di Mezzano ecco ai nostri microfoni Neto Pereira, che quasi certamente sarà il prossimo capitano biancoscudato. Arrivato alla sua diciottesima stagione in Italia, nonché la decima da professionista, come il suo numero di maglia,...

Tommaso Rocca

Dal ritiro di Mezzano ecco ai nostri microfoni Neto Pereira, che quasi certamente sarà il prossimo capitano biancoscudato. Arrivato alla sua diciottesima stagione in Italia, nonché la decima da professionista, come il suo numero di maglia, l'attaccante brasiliano dimostra ancora la voglia di un ragazzino: "Gli anni passano, stanno diventando numeri importanti ma la voglia di giocare e dare il mio contributo è sempre la stessa, anzi aumenta perché io e i giocatori con più esperienza del gruppo dobbiamo metterci ancor più impegno per aiutare anche i più giovani per creare un bel gruppo e fare un'annata importante. La fascia di capitano? Non so ancora se il mister voglia affidarla a me ma se sarà così per me sarebbe un motivo di grande orgoglio perché rappresentare una società importante come Padova è certamente un onore. Il cambio modulo? Per noi attaccanti non sarà poi molto diverso, forse riguarderà più i centrocampisti e gli esterni, certo il mister ci chiederà qualcosa di diverso ma sia io che Cristian siamo pronti ad esaudire le sue richieste e a metterci a disposizione della squadra". La società ha fissato come obiettivo quello di migliorare quanto fatto la scorsa stagione, con i diversi cambiamenti che sono stati fatti il Padova di quest'anno, seppur non ancora completo, può fare meglio rispetto alla scorso campionato? "Nel calcio come in tutti gli altri ambiti della vita è giusto porsi sempre l'obiettivo di migliorare rispetto al passato, quindi è normale la società voglia fare qualcosa in più rispetto all'anno scorso. Abbiamo cambiato molto è vero ma i giocatori che sono arrivati hanno esperienza, qualità e fin dal primo giorno ho visto subito che sono calciatori importanti e disponibili che possono darci una grande mano per fare bene e mantenere la squadra ai vertici della classifica. Sono partiti degli amici con cui avevo legato molto anche fuori dal campo, dispiace dal punto di vista umano ma il calcio e la vita sono così e bisogna guardare avanti". Partiti due brasiliani ne sono comunque arrivati altri due, resta comunque un Padova a tinte carioca: "Filipe ha grande qualità, ho giocato con lui per due anni a Varese e lo conosco bene, per quanto riguarda Emerson ci ho giocato spesso contro, è un giocatore importante e di categoria che sono certo possa essere molto utile alla causa. Fabiano e Diniz? Sinceramente è successo tutto molto in fretta, quando ho saputo ero in vacanza in Spagna e ormai era troppo tardi, sono scelte di vita e io come loro ex compagno ed amico posso solo augurargli tutto il bene possibile. Noi guardiamo al nostro futuro, il Padova guarda avanti e resta più importante di qualsiasi giocatore".

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