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Neto Pereira: “Affrettati i tempi di recupero? No, ero pronto per giocare”

Non c’è pace per Neto Pereira, che lunedì prossimo sicuramente contro il Venezia non ci sarà e che non sa ancora quanto dovrà attendere per poter tornare a giocare. «Non ho ancora idea della diagnosi», spiega il capitano biancoscudato,...

Redazione PadovaSport.TV

Non c’è pace per Neto Pereira, che lunedì prossimo sicuramente contro il Venezia non ci sarà e che non sa ancora quanto dovrà attendere per poter tornare a giocare. «Non ho ancora idea della diagnosi», spiega il capitano biancoscudato, «Nei prossimi giorni faremo esami approfonditi perché i primi, molto a ridosso della partita, non potevano essere indicativi. Preferisco non affidarmi alle mie sensazioni, ho sentito un crampo ma non so quale sia l’entità del problema. Mi auguro solo che non sia nulla di grave». Pensa che siano stati affrettati troppo i tempi del suo rientro? «Non credo, le mie sensazioni erano positive e la settimana precedente mi sentivo bene, gli esami avevano detto che ero a posto. Lo avevo detto anche a mister Brevi, me la sentivo di giocare e non avrei immaginato che sarebbe andata così. È solo sfortuna». In attesa di capire quale sia il suo problema, ha capito quale sia stato quello del Padova nelle ultime due gare? «Purtroppo a Salò nel primo tempo abbiamo giocato veramente male, non siamo riusciti a esprimerci come sappiamo, e prendere gol col Parma dopo un minuto ha compromesso l’intera gara, perché poi non siamo riusciti a recuperare. Queste due gare ci serviranno di lezione: non possiamo permetterci di entrare in campo in quella maniera, regalare i primi tempi per poi dover rincorrere è sempre faticoso». Allude quindi ad un problema caratteriale? «Credo sia una questione mentale. Abbiamo corso e speso tanto negli ultimi mesi, e ci può anche stare, ma in questo momento dobbiamo stare tranquilli, capire i nostri errori e migliorare, ma senza dimenticarci di essere una grande squadra». Crede ancora al secondo posto? «Certamente, ci sono cinque partite. Gli scontri diretti col Parma sono comunque a nostro favore, e finché ne avremo la possibilità dobbiamo crederci. E ai playoff inizia tutto un altro campionato». (Da Il Mattino)