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Padova, Cappelletti tra laurea e campo: un altro “dottore” nello spogliatoio biancoscudato

Daniel Cappelletti

Dopo Giacomo Bindi, un’altra laurea nello spogliatoio del Padova: lunedì Daniel Capelletti ha completato il percorso di studi in mediazione linguistica e culturale all’università statale di Milano con una tesi dal titolo “Football...

Redazione PadovaSport.TV

Dopo Giacomo Bindi, un'altra laurea nello spogliatoio del Padova: lunedì Daniel Capelletti ha completato il percorso di studi in mediazione linguistica e culturale all’università statale di Milano con una tesi dal titolo "Football inglese e calcio italiano, storia di due concezioni diverse dello stesso sport”. Un traguardo non facile per un calciatore professionista: "Non ho frequentato un’università privata, che ti agevola nelle lezioni e ti mette a disposizione un tutor. Gli aiuti erano pochi, non potendo seguire le lezioni ho dovuto integrare i programmi e tornare sempre a Milano per dare gli esami", ha detto il difensore biancoscudato intervistato da Gazzettino e Mattino.

Sul campionato: "Per me – racconta Daniel Cappelletti – è la prima volta che divento campione d'inverno, avevo sfiorato questo titolo con il Sudtirol. Ma mi interessa di più essere davanti a fine anno. Sono contento di quello che stiamo facendo, anche se mi sembra che nell’ambiente, e dico in generale, ci siano stati un po’ di malumori dopo gli ultimi due pareggi e li ritengo fuori luogo. Nel corso di un’annata ci sono momenti più alti e altri più bassi: se in quest’ultimi riusciamo a mantenere il distacco dalle inseguitrici, e se guardiamo al futuro con entusiasmo e ottimismo, arriveremo in fondo bene". Dopo l’infortunio di Madonna, è stato dirottato a destra. "Da terzino ho fatto più di sessanta partite. Preferisco giocare in fascia perché mi piace correre e dare un contributo all’azione d’attacco, anche se sono cosciente che non è la mia dote migliore visto che interpreto meglio la fase difensiva. Probabilmente il ruolo che mi si addice di più è quello di difensore centrale. Ma se c’è bisogno di fare il terzino, posso dare il mio contributo anche lì". Sabato vi attende la trasferta con il Gubbio, dove l’anno scorso lei fu decisivo siglando il gol della vittoria. "Non sarebbe male ripetersi. Che segni io o un mio compagno, basta portare a casa i tre punti. Andiamo a giocare la nostra partita come sempre, puntando alla vittoria per cercare di incrementare ulteriormente il vantaggio alla fine del girone d’andata. Anche perché poi inizieremo il girone di ritorno con lo scontro diretto con il Renate, e la trasferta con il Fano prima della sosta. Tre partite nelle quali ci giochiamo una buona fetta di campionato, siamo belli carichi per farle al meglio".