Perin 7: Due parate importanti, anzi decisive su Abbruscato e Paolucci. Condite dal tempismo nelle uscite e dalla sicurezza trasmessa alla retroguardia.
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Padova-Vicenza, le pagelle
Perin 7: Due parate importanti, anzi decisive su Abbruscato e Paolucci. Condite dal tempismo nelle uscite e dalla sicurezza trasmessa alla retroguardia. Donati 6,5: Unisce al senso della posizione in fase di copertura la spinta del terzino puro....
Donati 6,5: Unisce al senso della posizione in fase di copertura la spinta del terzino puro. Rispetto al compagno Renzetti sull'altra fascia, oggi è più cercato dai compagni.
Portin 5,5: Il fallo che causa il rigore è netto ed è un peccato perchè risulta essere l'unica ingenuità di una partita giocata ad alto livello (Abbruscato ne sa qualcosa).
Legati 7: Porta in vantaggio i biancoscudati nel primo tempo sfruttando a meraviglia il corner di Milanetto. Poi si propone spesso con intelligenza nell'area avversaria sui calci piazzati. Non sbaglia niente in difesa. Una prestazione "alla Legati".
Renzetti 6: Un po' pù cauto nelle sue solite incursioni mancine, ma alla fine dà filo da torcere a Gavazzi e copre bene in difesa.
Bovo 6: Nel primo tempo si fa vedere con un paio di incursioni in area pericolose, giusto per far capire che non è solo un mastino capace di ringhiare contro gli avversari. Tiene alta la concentrazione fino alla fine.
Milanetto 6: Vistoso calo nella ripresa. Ma prima ci sono tante cose buone, tra cui l'assist dalla bandierina per Legati.
Marcolini s.v.: Esce dopo 21' per un duro contrasto con Tonucci che gli procura la rottura dello zigomo.
(Cuffa 6): Entra subito in partita, prestazione onesta senza acuti.
Cutolo 6,5: Giochi di prestigio con il pallone tra i piedi che lo rendono sempre bello da vedere. Meno concreto del solito ma risulta il più pericoloso là davanti.
Ruopolo 5,5: Pecca di precisione quando si tratta di rifinire. Il pubblico lo becca, lui ne risente.
(Lazarevic 6.5): Assist perfetto per Cacia in occasione del gol del 2-1. Prezioso.
Cacia 7: Toglie le castagne dal fuoco con un gran gol nel finale senza il quale il Padova sarebbe uscito tra i mugugni dell'Euganeo (giusti). Crederci al 91' buttandosi a capofitto sul pallone di Lazarevic e scattando per 40 metri buoni significa avere le doti ma soprattutto lo spirito del grande bomber.
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