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Samba, il “quasi” guastafeste: “Un giorno vorrei tornare a Padova”

E in serie D succede anche questo: che un ragazzo diciannovenne da un mese, che ha appena segnato il gol forse più bello e importante (anche se inutile) della carriera, alla fine chieda la foto ad un suo idolo. Siamo nel parcheggio interno dello...

Redazione PadovaSport.TV

E in serie D succede anche questo: che un ragazzo diciannovenne da un mese, che ha appena segnato il gol forse più bello e importante (anche se inutile) della carriera, alla fine chieda la foto ad un suo idolo. Siamo nel parcheggio interno dello stadio Euganeo, di fronte all'ingresso della sede del Padova. Sadio Samba ha finito le interviste di rito, mentre Marco Cunico è uscito dagli spogliatoi e sta andando verso l’auto. I due si incrociano e Sadio ferma Cunico, porgendo il cellulare all'amico che è con lui e dicendogli: «Mi fai una foto con il grande capitano? Quando mi ricapiterà un’occasione così?». Cunico accetta sorridendo, i due si fanno la foto e si scambiano complimenti reciproci. Subito dopo passa Matteo Dionisi: scherza con lo stesso Sadio Samba, dandogli un calcio nel fondoschiena al grido di "mannaggia a te!". Sono stati compa- gni alla Sacilese, quando l’allora 17enne Sadio, appena arrivato in Italia dal Senegal, fu fatto esordire in serie D proprio da Carmine Parlato, in una squadra che poteva contare anche su un altro biancoscudato di oggi, Daniel Niccolini.Nonostante il gol di Mattin, che ha restituito il sorriso al Padova, la giornata di domenica resterà nel libro dei ricordi di Sadio, autore di un gol sensazionale all'esordio con il Montebelluna, dopo una prima parte di stagione in chiaroscuro al Belluno. E pensare che Samba avrebbe anche potuto vestire la maglia della Biancoscudati Padova la scorsa estate, ma nel marasma creatosi dopo la mancata iscrizione del vecchio Acp 1910 l'attaccante senegalese aveva preferito accasarsi alla Reggiana. «Ho giocato con la Primavera biancoscudata la scorsa stagione e ho bei ricordi», conferma. «A luglio non sapevo quale sarebbe stato il mio futuro, sarei potuto restare con la nuova società, ma si è fatta avanti la Reggiana e sono andato lì, prima del prestito al Belluno. Di sicuro mi piacerebbe tornare un giorno a Padova, anche perché questo stadio mi mette i brividi».Sadio Samba è l'ultimo di una sfilza di “ex” biancoscudati e padovani che hanno punito gli uomini di Parlato in questo torneo. A cominciare dal compagno di squadra Masiero, a segno all’andata con il Montebelluna, per continuare con Mazzetto della Clodiense, Sottovia della Sacilese e Milan Grujic del Kras Repen.