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Basket padovano, il coefficiente premia l’UBP Guerriero: è serie B

Basket padovano, il coefficiente premia l’UBP Guerriero: è serie B

Con la classifica definitiva stilata dall’ufficio gare della Fip Veneto, l’Unione Basket Padova ha conseguito i diritti sportivi per il campionato di Serie B. Il coefficiente, elaborato in base a diversi parametri, ha premiato infatti il...

Redazione PadovaSport.TV

Con la classifica definitiva stilata dall’ufficio gare della Fip Veneto, l’Unione Basket Padova ha conseguito i diritti sportivi per il campionato di Serie B. Il coefficiente, elaborato in base a diversi parametri, ha premiato infatti il Guerriero Padova che precede al primo posto Oderzo appaiato a quota 28 punti nella graduatoria finale di C Gold (1,474 contro l’1,4 della formazione opitergina). È un risultato inaspettato sia per quelli che erano gli obiettivi di inizio stagione, sia per l’evoluzione imprevedibile che ha subìto il campionato, costretto alla chiusura anticipata a causa della pandemia, ma che è stato accolto con enorme soddisfazione dalla dirigenza dell’UBP, che da qui in avanti valuterà concretamente la possibilità di giocare la prossima stagione in Serie B.

QUESTIONE ECONOMICA.«Abbiamo tempo per ragionarci su», rileva il diesse Ferdinando Mozzo, «La notizia è arrivata quasi all’improvviso che non abbiamo ancora formulato alcun tipo di ragionamento. Intanto siamo contenti di aver vinto il campionato, seppur monco a causa dell’epidemia. Personalmente è la mia terza promozione in B: la prima arrivò, se non ricordo male, nel 1992/1993 con la Pierobon (sponsorizzata Slc Rinaldi, ndr) in B/2, la seconda sempre con la Pierobon, all’epoca della fusione con il Solesino che dette vita al Patavium, in B/1 nel 1996/1997 e la terza con la Virtus Padova nel 2014/2015. Ora è tutto condizionato dal discorso economico. Se reperiremo le risorse necessarie, è chiaro che prenderemo in considerazione l’ipotesi di partecipare al campionato di B».

SUCCESSO MERITATO. «Anche per me è la terza promozione da presidente dopo quelle con la Pro Pace», gli fa eco Antonio Vendraminelli, presidente dell’UBP, «Non voglio apparire presuntuoso, ma credo che per quanto visto in campo fino all’ultima partita ce la siamo meritata. E penso che in ogni caso ce la saremmo giocata fino in fondo. Adesso godiamoci il momento e poi valuteremo cosa fare. Grazie e tutti coloro che ci hanno sostenuto con passione in questi cinque anni di UBP. È una grande soddisfazione aver acquisito questo risultato con gran parte di ragazzi usciti dal nostro vivaio. Credo che la scommessa UBP sia stata vinta. I complimenti vanno a tutto il gruppo Petrarca e Pro Pace senza i quali ciò non sarebbe stato possibile. Mai fu più adatto il detto che l’unione fa la forza! È stato un successo di tutti. Un ringraziamento speciale va agli sponsor, soprattutto alla famiglia Guerriero che ci ha sempre sostenuto con passione anche quando non regalavamo le giuste soddisfazioni».

INCOGNITA CAMPO. Quante possibilità ci sono di fare il salto di categoria? E quali sono gli ostacoli oltre all’aspetto meramente economico? «Oggi come oggi alla Serie B non diciamo né sì, né no», rivela Vendraminelli, «Non siamo ancora strutturati per fare questo tipo di categoria, ma abbiamo alle spalle un settore giovanile importante che a Padova non teme confronti. La squadra ha già un’ossatura solida, ma servirà qualche innesto. Bisognerebbe poi pensare anche a una soluzione per il campo di gioco: la Kioene Arena è già utilizzata dalla Pallavolo Padova e dalla Virtus Padova, mentre il Palabasket potrebbe essere pronto soltanto per la stagione successiva».