Allenatore di Gabriella Dorio dall’88 al ‘92, durante la sua carriera ha condotto numerosi atleti alla maglia azzurra. Ma al di là dei successi, il più grande e significativo pregio riconosciuto da tutti a Felix era la sua capacità di dedicarsi con le medesime energie e attenzioni a qualsiasi atleta decidesse di affidarsi a lui.
Il ricordo di Felix scorre veemente anche nel mondo rugbistico. Preparatore atletico dapprima del CUS Padova, con la squadra che in sei anni passò dalla serie C alla serie A, venne successivamente chiamato al Petrarca da Memo Geremia. Siamo negli anni ‘80 e il Petrarca di David Campese e Marzio Innocenti riuscì a conquistare cinque scudetti e una Coppa Italia. Felicino si guadagnò così anche l’attenzione dei vertici federali e fu chiamato a seguire la Nazionale dall’85 all’87, fino ai Mondiali in Nuova Zelanda.
Numerosi anche i riconoscimenti ricevuti: Stella d’argento al merito sportivo del Coni, assegnatagli nel 2009, e poi le Palme della federazione di atletica, di 1°, 2° e 3° grado. «Felicino è stata la prima persona che ho incontrato il primo giorno in cui sono entrato al CUS Padova», il ricordo del presidente Francesco Uguagliati. «È stato anche il mio primo allenatore e per tanti anni ha fatto parte in modo profondo della mia vita. Ci mancherà».
Ai famigliari, in particolare ai figli Cristina ed Enrico e ai nipoti Giacomo e Giovanni, vanno le più sentite condoglianze da parte del presidente del CUS Padova, Francesco Uguagliati, e dell’atletica veneta tutta.
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