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Motori, esordio in F4 per Patrese jr. Papà Riccardo: “Spero abbia la giusta umiltà”

Motori, esordio in F4 per Patrese jr. Papà Riccardo: “Spero abbia la giusta umiltà”

Nuove generazioni avanzano. Domani al Mugello sarà un giorno speciale per la famiglia Patrese. Lorenzo, figlio di Riccardo Patrese, debutterà infatti in Formula 4: una “prima volta” che non può lasciare indifferente il papà, ex...

Redazione PadovaSport.TV

 Lorenzo Patrese qualche anno fa con il papà

Nuove generazioni avanzano. Domani al Mugello sarà un giorno speciale per la famiglia Patrese. Lorenzo, figlio di Riccardo Patrese, debutterà infatti in Formula 4: una "prima volta" che non può lasciare indifferente il papà, ex pilota padovano, 17 anni in Formula Uno a livelli altissimi prima di abbandonare la scena. Lorenzo, appena quindicenne, è pronto a raccoglierne l’eredità: «Ammetto che sarà un’emozione fortissima – spiega Patrese, interpellato dal Corriere Veneto – e per certi versi è anche una sorpresa, considerando che Lorenzo sembrava avviato all’equitazione, peraltro con ottimi risultati. Poi tre anni fa ha preso in mano i go-kart e a quel punto ho visto in lui la voglia di imboccare una determinata direzione. Ha compiuto 15 anni in agosto ed domani per lui sarà la prima volta in Formula 4. Farà le gare del Mugello, andrà a Monza, poi il prossimo anno competerà per il Campionato Europeo vero e proprio». Fondamentale, nell’avvio alle corse di Lorenzo, oltre alla vicinanza del padre, anche il ruolo di Frits Van Eerd, un olandese proprietario della catena di supermercati Jumbo appassionato di motori. Possiede tutte le auto che Riccardo Patrese ha guidato in Formula 1 e ha seguito la crescita di Lorenzo con un occhio di riguardo: «Spero che riesca ad essere se stesso – spiega Patrese – io da ragazzino praticavo nuoto e sci, Lorenzo invece ha cominciato con l’equitazione. È stato due anni nella Nazionale di salto. Per questo posso dire che conosce la pressione. Cerco di dargli consigli, ma allo stesso tempo rimanendo a distanza, voglio che lavori molto con la squadra. Spero che abbia sempre voglia di imparare. Se sono sopravvissuto a 17 stagioni in Formula 1 è perché ho cercato sempre di apprendere».

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