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Padova Marathon, una corsa a misura di runner: ridisegnato il percorso

È un appuntamento ormai consueto. A pochi giorni dall’evento Luca Zampieri, responsabile dello staff operativo della Padova Marathon, chiama all’opera i suoi uomini. Le abitudini sono rodate negli anni: sveglia prima dell’alba, per non...

Redazione PadovaSport.TV

"È un appuntamento ormai consueto. A pochi giorni dall’evento Luca Zampieri, responsabile dello staff operativo della Padova Marathon, chiama all’opera i suoi uomini. Le abitudini sono rodate negli anni: sveglia prima dell’alba, per non incappare nel traffico, e maniche tirate su, perché di strada da fare ce n’è tanta. Al lavoro con lui anche Gino Corrocher, Samuele Pastore e Danilke Ramith Perera. Ma a scortarli anche il commissario Gabriele Scantamburlo e il vicecommissario Giorgio Zanetto, della Polizia Provinciale, che gentilmente ha vigilato sull’operazione. Per l’esattezza i chilometri da coprire erano 42,195, quelli che separano lo Stadio Euganeo da Prato della Valle a Padova, se si passa per Rubano, Selvazzano Dentro, Teolo e Abano Terme, vale a dire per i comuni interessati dalla gara in programma domenica 22 aprile. Già, perché la “missione” che li ha visti all’opera è l’annuale segnatura del percorso, chilometro dopo chilometro, rintracciando i segni lasciati sull’asfalto quando è stata eseguita la misurazione ufficiale dell’Aims-Iaaf (Association of International Marathons and Distance Races). Che quello della Padova Marathon sia tra i percorsi più belli in Italia lo testimonia l’entusiasmo riscosso nelle ultime due stagioni, da quando è stato ridisegnato completamente andando a toccare l’area termale. E che sia ideale per cercare il “tempo” lo confermano i tempi fatti registrare dagli atleti: anche nella scorsa edizione vale la pena rimarcare come sia stato migliorato uno dei quattro primati delle prove agonistiche in programma, quello della mezza maratona femminile, con la keniana Jackline Atudonyang capace d’imporsi in un’ora 16’09”. Adesso, oltre a essere veloce, il percorso ha anche i chilometri freschi “di stampa”. E allora non resta che infilare le scarpe da ginnastica e… correre.