altri sport

Atletica, meeting: Gatling fa 10″15

L’illusione fa sognare alla conclusione dei 100 maschili: Justin Gatlin a 9″81. Il tempo è davvero troppo bello per essere vero: in realtà si tratta di un ben più “normale” 10″15, che comunque scatena la gioia...

Redazione PadovaSport.TV

L'illusione fa sognare alla conclusione dei 100 maschili: Justin Gatlin a 9"81. Il tempo è davvero troppo bello per essere vero: in realtà si tratta di un ben più "normale" 10"15, che comunque scatena la gioia dello statunitense.Questa è la stagione del ritorno per lui, campione olimpico e mondiale, dopo quattro anni di squalifica per doping e la scelta di passare per Padova non è assolutamente casuale: «Sono tornato: in questo posto per me c'è la storia, qui nel 2003 ho battuto Asafa Powell. L'Italia è un gran posto per fare atletica, adesso gareggerò in Sardegna e quindi tornerò a casa. Voglio preparare bene la stagione indoor, penso di valere 6"46 nei 60. Dopo mi preparerò per i trial: il mio obiettivo è un posto ai Mondiali. Se potrò però tornerò a Padova anche l'anno prossimo». A chi gli chiede cosa è cambiato in quattro anni dà una risposta perentoria: «Guardo avanti, non indietro». Dietro di lui Michael Frater, a 10"27, e Nickel Ashmeade, con 10"39. Nei 100 anche Maurizio Checcucci (5. in 10"48), premiato dal comandante delle Fiamme Oro Sergio Culiersi e dall'assessore allo sport del comune di Padova, Umberto Zampieri. Davanti a lui il padovano Jacques Riparelli: «Questa è stata una stagione con molti problemi fisici, che adesso sto controllando. Gareggio spesso in questo periodo, anche in gare minori, per ritrovare le sensazioni».Anche nella gara veloce femminile c'è qualcuno che a Padova non manca mai (a meno di una maternità), Manuela Levorato. «Ho fatto una partenza bruttissima - commenta riguardando la sua prova nel maxischermo - Dopo Barcellona ero molto demoralizzata e quindi mi sono fermata e ho ripreso da poco. Volevo fare solo i societari, ma non posso mancare a Padova, qui sono a casa: ho gareggiato spesso e vinto tre volte. Prometto di arrivare più in forma l'anno prossimo. La maternità mi ha dato molto, ma fisicamente mi ha lasciato a terra e mi ci sono voluti due anni per riprendermi. Ma, per favore, non chiamatemi mamma volante». Per lei alla fine 11"72 nella gara vinta dalla giamaicana Sherone Simpson in 11"26.Delusa Chiara Rosa (17.01 e quinto posto per lei), soddisfatta invece Anna Giordano Bruno, terza nell'asta con 4.32: «Sono contenta, sono tornata dall'infortunio e sto bene. Questa è stata la mia prima estate senza gare dal 1992».Alla fine per tutti i protagonisti bagno di folla con i tanti ragazzi "cacciatori di autografi". «Questa è una delle notizie più belle del meeting - è il commento di Franco Arese, presidente della Fidal nazionale - Siamo uno sport per tutti: dai bimbi ai novantenni».