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L’Italia femminile perde in America, addio Mondiale

Il miracolo non c’è stato. Il sogno mondiale azzurro termina in una tanto fredda quanto amara Chicago dove gli Stati Uniti hanno vinto ancora una volta di misura contro un’Italia che sullo zero a zero non è riuscita a mettere dentro il...

Redazione PadovaSport.TV

Il miracolo non c’è stato. Il sogno mondiale azzurro termina in una tanto fredda quanto amara Chicago dove gli Stati Uniti hanno vinto ancora una volta di misura contro un’Italia che sullo zero a zero non è riuscita a mettere dentro il pallone che avrebbe pareggiato il risultato dell’andata.Ghedin recupera Sara Gama, schierata al posto di Manieri, ma non bomber Melania Gabbiadini che non è neppure in panchina. In mezzo c’è Pamela Conti in sostituzione di Carissimi. Il divario tra le due formazioni non si è visto; l'Italia ha giocato la sua partita senza timore ma senza nemmeno divenire succube delle avversarie. Al 40’ il gol di Rodrigues, che sfrutta un pallone non trattenuto da Picarelli, regala il vantaggio e la tranquillità alle americane che nella ripresa leggittimano la vittoria cogliendo una traversa. Le statunitensi volano al Mondiale. L’Italia torna a casa dopo uno spareggio ingiusto al quale è stata costretta da un regolamento assurdo. Le nostre Azzurre possono rientrare a testa alta con la consapevolezza di non essere lontane dai livelli delle prime al mondo. Onori e appalusi a queste ragazze che con grandi sacrifici sono arrivate fino all’ultimo spareggio e si sono battute alla pari contro delle professioniste. Sono gli USA che partono avanti con Picarelli subito chiamata in causa da Wambach. Risponde Pini che, servita da Panico, si lascia anticipare sul più bello. Poco dopo ci riprova nuovamente l'Italia con capitan Panico che viene nuovamente fermata dall'attenta difesa di casa. Gli Stati Uniti attaccano ma le azzurre contengono bene, l'incontro è piacevole, l'Italia mantiene un buon possesso palla senza però riuscire a colpire. Al 39', poco dopo una conclusione di Tuttino arriva la doccia fredda: Rapino mette un cross al centro sul quale Picarelli non trattiene e Rodriguez, lestissima, ne approfitta trovando il vantaggio statunitense. Scorrono i minuti e si chiude il primo tempo dove le azzurre, forse immeritatamente sono sotto e vedono ancor più lontana la Germania. La ripresa si apre con Picarelli ancora protagonista su Wambach che di testa impegna il portiere azzurro. Al 50' ci prova Panico ma la difesa di casa non lascia spazi. Il match prosegue sempre sull'onda dell'equilibrio e se l'Italia in difesa non concede varchi, in attacco trova difficoltà a superare la fisica retroguardia americana.Al 67' sono ancora gli USA che si rendono pericolose, con Boxx che viene fermata sulla linea da Tuttino, preziosissima nell'occasione. L'Italia nonostante il parziale non si da per vinta e ci prova nuovamente con Panico che al 72' controlla bene ma al momento del tiro viene imbrigliata dalla difesa statunitense che spegne l'attaccante e forse i sogni azzurri. Poco più tardi Camporese mette al centro e in una serie di batti e ribatti, l'Italia è pure sfortunata e non trova la deviazione vincente. Prosegue la gara senza più emozioni e termina con le americane che fanno festa. Ci abbiamo provato e non è andata come speravamo andasse. Alla fine, nel doppio confronto e con il ritorno in casa loro era difficile, il Messico aveva avuto la fortuna di giocare in gara unica e il 'colpaccio' le era riuscito. Le azzurre non hanno certo mal figurato contro questo avversario. Gli Stati Uniti sono stati più bravi, più cinici, erano più 'fisici' e alla fine hanno ottenuto ciò che volevano. D'altro canto l'Italia ci ha provato, ha messo cuore, grinta e tanta voglia ma tutto ciò non è bastato.Va comunque un applauso e un 'brave' alle nostre ragazze che ci hanno fatto sognare e sperare e che in questi due anni hanno lavorato sodo per arrivare a giocarsela contro una tra le squadre più forti del mondo. Abbiamo perso, ma con orgoglio e senza sfigurare e questa, nonostante tutto, deve comunque essere una vittoria per il calcio italiano.