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Calcio a 5, Petrarca pronto con la seconda squadra. Ma la Divisione…

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Il presidente Morlino ha già allestito la formazione di giovani per partecipare alla serie B, ma non c'è ancora il via libera da Roma

Redazione PadovaSport.TV

"Mi sorprende che il presidente Bergamini non abbia fatto ancora nulla di tangibile per portare a termine il progetto delle Seconde Squadre di Serie B riservate alle società di Serie A. Eppure ha sempre accompagnato la riforma dei limiti alla partecipazione al gioco parlando di premialità nei confronti di chi fa la formazione”. Così il presidente del Syn-Bios Petrarca Paolo Morlino, ai microfoni di calcioa5antemprima, sul progetto delle seconde squadre.

Club pioniere

Il Petrarca è pronto per iscrivere alla serie B la sua seconda squadra, club pioniere un po' come è stata la Juventus nel calcio con la seconda squadra che partecipa ormai da tre anni alla serie C.  Un principio, quello delle Seconde Squadre, di cui Morlino è un convinto sostenitore: "Bisogna dare la facoltà alle società di Serie A di fare la formazione mediante lo strumento delle Seconde Squadre di Serie B: non è pensabile che una società di Serie A possa concretamente gestire il passaggio dei propri calciatori direttamente dalla formazione Under 19 alla prima squadra”.

La Serie A ha bisogno di uno strumento formativo come la squadra riserva, che possa toccare con mano la realtà di un campionato realmente forgiante. Morlino è critico con l’attuale governance: ”Ogni categoria comporta esigenze diverse - dice Morlino - non saperlo significa essere distanti dalla realtà del campo. Mi pare che questa governance abbia dimostrato già in diverse circostanze di essere lontana dalla realtà del calcio a 5 giocato, quello di chi fa quotidianamente questo sport. Lo strumento delle seconde squadre è il minimo sindacale per poter mettere le società nella condizione di formare in casa propria i giocatori per la Serie A, oltretutto è un modello che in Spagna ha dato grandi frutti a ElPozo Murcia. Mi aspetto che il presidente Bergamini mi smentisca e dia seguito al progetto delle Seconde Squadre, concretamente, nei fatti - rilancia Morlino - altrimenti dovremo ritenere che quelle sulla formazione in Italia dei calciatori siano solamente frasi di circostanza”.

Eppure, dopo il Direttivo del 12 maggio, la Divisione si era impegnata a chiedere alla FIGC lumi sulla possibilità di istituire ufficialmente le Seconde Squadre: ”Sarebbe davvero motivo di delusione che un progetto che era stato raccontato sul sito della Divisione Calcio a 5 a metà maggio, non abbia avuto seguito: oltretutto si tratterebbe dell'ennesima situazione che cambia nel corso delle settimane senza nessuna apparente spiegazione. Non capisco poi in che cosa si declini l'autonomia organizzativa della Divisione: nel momento in cui vengono modificate le limitazioni alla partecipazione al gioco non c'è bisogno di avere nessuna autorizzazione preventiva da parte di Lega e Figc, mentre nel momento in cui si vuole creare uno strumento utile alla formazione bisogna chiedere ad altri l'autorizzazione?”.

Morlino conclude invocando che il progetto delle Seconde Squadre decolli in tempi brevi: ”Presidente Bergamini, se veramente ha a cuore, come dice, la formazione dei calciatori cresciuti in Italia, quantomeno da parte delle società di Serie A, questo è lo strumento che chiediamo di istituire subito, senza nessun'altra esitazione”.

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