«Il diavolo veste Padova» c’era scritto in uno striscione davanti alla tribuna. Evidentemente veste anche Budapest. Perché, ieri sera, le diavolesse erano le giocatrici magiare, capaci di violare l’impianto del Plebiscito, impresa mai riuscita a nessuno in questa stagione. La gara di andata dei quarti di finale di Euro League tra Lantech e Usve Budapest è terminata con un largo 13-7 a favore delle ungheresi, che hanno già un piede e mezzo nella final four di Champions League. Al ritorno, l’11 marzo in Ungheria, capitan Rocco e compagne dovrebbero riuscire a imporsi con sette gol di scarto per ribaltare il quadro. Fantascienza, se il livello è quello che i circa 400 spettatori accorsi a bordo vasca hanno visto ieri. Dovranno così accontentarsi di finire in Coppa Len, trofeo di consolazione per le squadre eliminate a questo punto del cammino. E la domanda è quasi ovvia: è davvero così ampio il margine fra la miglior squadra italiana e le rivali europee? A rispondere è lo stesso Stefano Posterivo, allenatore della Lantech: «Loro sono più forti, hanno elementi di alto tasso tecnico e maggiore esperienza internazionale. Ma il divario non credo sia questo. Abbiamo pagato la tensione, che ci ha fatto commettere grosse ingenuità in difesa e sbagliare molto in attacco. Dove siamo mancati? In tutto. Ma quello che mi pesa di più è che abbiamo subìto una decina di gol in situazioni di gioco che avevamo visto e rivisto a video e che conoscevamo bene». Ma c’è anche un’altra considerazione da fare: la massima serie italiana è poco allenante per la Lantech che, in Europa, si è scontrata con una realtà decisamente diversa da quella tricolore. Lo riconosce anche Posterivo: «Persino quando abbiamo affrontato la Mediterranea Imperia scudettata, in questa stagione, non abbiamo trovato una squadra capace di giocare a questi ritmi. Inevitabilmente finisci con l’abituarti al livello del nostro campionato». Subito l’incontro ha preso una brutta piega, perché al fendente di Laura Barzon per il momentaneo 1-1, le ospiti hanno risposto scatenandosi e volando sul 4-1 a fine primo quarto. La gara era segnata. La Lantech poi ha provato a limitare i danni ma non ha mai dato l’impressione di poter sul serio impensierire l’Usve. Una menzione la merita Elisa Queirolo, miglior marcatrice nel setterosa padovano con una tripletta. Ancora di Barzon e di Bosello gli altri gol italiani. Occorrerà meditarci su, tempo ce n’è: il prossimo impegno della Lantech sarà proprio a Imperia sabato 28 febbraio. Lantech-Budapest 7-13 Lantech Padova: Teani, Barzon L. 3, Savioli I., Gottardo, Savioli M., Queirolo 3, Millo, Dario, Rocco, Bosello 1, Nencha, Lascialandà, Barzon A. All. Posterivo. Usve Budapest: Gangl, Kuna, Kovesdi, Kisteleki 2, Szucs 2, Keszthelyi 3, Sikter 2, Hertzka 1, Toth 2, Csabai 1, Azumah, Sudduth, Kiss. All. Mecseki. Arbitri: Laginja (Slo) e Rakovic (Srb). Note: parziali 1-4, 2-3, 3-3, 1-3. Superiorità: Padova 2/5, Budapest 4/11. Spettatori: 400 circa
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