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Carenza di organico in A1, l’Italian Coffee pensa a un (clamoroso) ripescaggio: i dettagli

La Serie A di futsal non sta vivendo un gran bel momento senza dubbio. Dopo il ritiro del Pescara a marzo, a campionato in corso, l’annunciato addio alle competizioni della Luparense (sarà vero?), il probabile addio alla massima serie da...

Redazione PadovaSport.TV

La Serie A di futsal non sta vivendo un gran bel momento senza dubbio. Dopo il ritiro del Pescara a marzo, a campionato in corso, l'annunciato addio alle competizioni della Luparense (sarà vero?), il probabile addio alla massima serie da parte di IC Futsal e Cisternino, sembra cosa ormai fatta anche l'addio del Kaos di Reggio Emilia. La situazione del Kaos è davvero particolare: dopo anni a Bologna e Ferrara, la società si era fusa con il Reggio Emilia portando il suo carrozzone nella città tricolore.

Ma l'avventura è durata solo un anno. E la cosa interessa da vicino anche l'Italian Coffee Petrarca edil pubblico padovano per una serie di motivi. La formazione reggiana quest'anno era stata protagonista a Padova sia della Krupps Cup invernale di fine dicembre (vinta grazie al maggioretasso tecnico) che di quella giovanile di qualche settimana fa. Ed era in procinto di cedere all'Italian Coffeesia Dudu Costa che il portiere Joao Timm (presentati nei nostri studi solo qualche settimanafa). Ma ora tutto sembra passato ed è più che concreta l'ipotesi che i due giocatori possanoapprodare al Petrarca da svincolati, per effetto della rinuncia del Kaos ed ilconseguentesvincolo di tutti i giocatori della formazione granata. Ma c'è di più. In questo bailamme sembra che la Divisione Calcio a 5 possa modificare in corsa le norme per il ripescaggio in Serie A, e la cosa potrebbe aprire le porte all'Italian Coffee Petrarca. Sembrerebbe che il Presidente Morlino stia monitorando la situazione. Vedremo se ci sarà quindi la possibilità di riportare la Serie A a Padova con un po' di anticipo sui tempi che si era data la società bianconera. Ovviamente la nuova categoria sarebbe notevolmente più impegnativa dal punto di vista finanziario, a partire dai maggiori costi di iscrizione (pari a circa 100.000,00 euro). Ma il fatto stesso che non si sia detto "no" a priori lascia la porta aperta ad ogni possibilità.

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