Serie D

Arzignano, Gastaldello: “Il nuovo Dal Molin sarà un valore aggiunto. E la Clodiense…”

Enrico Gastaldello (Arzignano)
A giugno via ai lavori per il restyling dello stadio, in caso di C stavolta i giallocelesti rimarranno "a casa". Ma prima c'è da vincere la corsa a due con i veneziani

Redazione PadovaSport.TV

Stiamo entrando nel vivo della corsa all'ambita posizione che vale il salto di categoria, nel girone C se la contendono Arzignano e Clodiense, distanziate da 5 punti a 5 giornate dalla fine. Il giovane vice presidente dell'Arzignano Calcio, Enrico Gastaldello (in foto con il ds Serafini) ai nostri microfoni fa il punto della situazione, partendo dalla novità Dal Molin, che a giugno sarà ampliato.

Il nuovo Dal Molin presto sarà realtà...

Sì, i lavori dovrebbero iniziare appena finiamo la stagione, la capienza finale sarà di 2200. Sarà un valore aggiunto avere lo stadio a casa propria, che sia C o D. In caso di ritorno tra i professionisti sarà bello confrontarsi con quel palcoscenico giocando ad Arzignano.

Cinque giornate dal termine e cinque punti di vantaggio. È ancora tutto aperto, essendoci anche lo scontro diretto all'ultima giornata che potrebbe diventare decisivo

Purtroppo la Clodiense ci è alle calcagna, dall'euforia dei +7 siamo passati subito a +5. Dobbiamo continuare a dimostrare di essere all'altezza del primo posto, come tutto il campionato. Stiamo giocando senza diversi titolari, non è facile, sembra che per l'Arzignano poi debba essere scontato vincere a prescindere.

Qual è secondo te il loro punto di forza? E il vostro?

Punto di forza della Clodiense è l'allenatore, Andreucci, che conosco bene. Ha qualità indiscusse, con un rendimento del genere da parte loro siamo ancora qui a parlare di primo posto sicuro o meno. Altrimenti noi saremmo già in C. Noi invece abbiamo diversi prim'attori per la categoria, il punto di forza è la rosa ampia, che ci ha permesso di fare cambi con tranquillità. Chiunque garantisce un buon rendimento e nessuno molla.

Nella prossima affronterete il fanalino di coda

Abbiamo aggredito sempre l'avversario come fosse una finale, aldilà della posizione in classifica, e faremo lo stesso con il San Martino. La nostra forza è stata quella di rispettare tutti, non pensando mai di essere fenomeni della categoria. Questo ha fatto la differenza, il nostro primato è dovuto secondo me a questo, ovvero dall'atteggiamento messo sempre in campo.

Avete due progetti per l'anno prossimo a seconda della categoria o non volete neppure pensare all'ipotesi di rimanere in D?

In D devi sempre vincere 4-0 sennò non va bene, in caso di C sarà salvezza con unghie e denti, il cambiamento è abissale per noi. Se andiamo su, il campionato va impostato in maniera totalmente diversa, si gioca per salvarsi, mentre rimanendo in D si gioca per vincere.

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