C siamo molto vicini ma non dire Este se non ce l’hai nel sacco. I padovani a trazione vicentina non perdono al Dal Molin da oltre 15 anni e l’anno scorso impattarono 2-2 una gara che l’Arzignano gestì male sul doppio vantaggio. Quei due punti furono decisivi per perdere il secondo posto e la relativa Coppa Italia, ma l’Arzi di oggi punti da lasciare per strada proprio non ne ha. In uno stadio gremito si punta al bottino pieno e, se i guantoni del portiere vicentino Bryan Costa del Levico non lasceranno passare gol feltrini, ci potrebbe essere tanto da festeggiare. Durante la settimana Maldonado si è procurato la frattura del quinto metatarso e per lui l’annata è già finita. Ma tutti gli altri stanno bene e Di Donato è pronto per una gara che vale tanto: «Contro l’Este dobbiamo cercare di partire forte - inizia il mister - i ragazzi stanno bene, si sono allenati alla grande e sono consapevoli dell’importanza di questo momento. Sanno che non possono sbagliare quasi niente perché sarebbe un suicidio sportivo, ma noi siamo in una buona condizione psicofisica e ciò mi fa ben sperare. Dobbiamo giocare come abbiamo fatto ultimamente, con la cattiveria negli occhi per arrivare prima sulle seconde palle. Dovremo avere intelligenza ed equilibrio per non strafare a tutti i costi, ma avere la giusta pazienza: si può vincere anche al ’90. Questa gara va affrontata con la giusta serenità e lucidità perché ancora non abbiamo vinto niente. Parlare di calcoli aritmetici adesso serve a poco, il 5 maggio tireremo le somme al nostro campionato e se il sogno si sarà realizzato sarò l’uomo più felice al mondo». (Da Il Giornale di Vicenza)
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Arzignano, stadio gremito per il match che può valere la storia
C siamo molto vicini ma non dire Este se non ce l’hai nel sacco. I padovani a trazione vicentina non perdono al Dal Molin da oltre 15 anni e l’anno scorso impattarono 2-2 una gara che l’Arzignano gestì male sul doppio vantaggio. Quei due...
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