Ai nostri microfoni l'attaccante del Campodarsego Andrea Raimondi, alla vigilia della sfida con il Chions.
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Campodarsego, Raimondi: “Quest’anno vogliamo divertirci. E sei anni fa con il Padova…”
Ai nostri microfoni l’attaccante del Campodarsego Andrea Raimondi, alla vigilia della sfida con il Chions. Andrea, fino a qui un’avvio di stagione importante, 7 punti, primo posto. Che sensazione si respira in squadra ? Si respira aria...
Andrea, fino a qui un’avvio di stagione importante, 7 punti, primo posto. Che sensazione si respira in squadra ?
Si respira aria abbastanza tranquilla, è stato un buon inizio. Abbiamo avuto un pò di rammarico per l’ultima partita perchè potevamo portare a casa i tre punti invece abbiamo preso un gol alla fine in dieci ed è stato un pò un peccato
Tu sei uno dei giocatori con più esperienza nella squadra, hai giocato in Serie B( Padova, Juve Stabia)e in categorie superiori. Come si rapportano con te i giovanissimi, ce ne sono diversi in rosa, ti vedono come punto di riferimento?
Si, l’obiettivo dovrebbe essere quello, anch’io quando ero più giovane guardavo i giocatori con più esperienza, i più “vecchi”e cercavo di prendere spunto. È chiaro, devono essere un punto di riferimento per la squadra però poi sta a giovani seguire oppure no, dipende dalla loro personalità
Passiamo all’obiettivo stagionale, questo Campodarsego può arrivare in Serie C? Categoria che tu conosci bene (Cosenza, Venezia, Benevento)...
Si ho giocato in varie piazze in C. L’obiettivo rimane quello di far bene, migliorare giornata dopo giornata, cercare di fare più punti possibili. Non si dice mai secondo me “ vinciamo il campionato”. Noi siamo più una squadra che vuole crescere, far bene e divertirsi e poi ovviamente se si vince allora tanto meglio
Lo scorso anno hai fatto una grandissima stagione ad Arzignano, in doppia cifra, playoff del girone vinti, invano poi per ragioni extracalcistiche, proprio contro il Campodarsego. Quest’anno sei partito bene, entri e regali tre punti importanti con il gol allo scadere contro il Delta Porto Tolle. Qual’è il tuo obiettivo personale? Si può dire che cerchi giustamente una sorta di rivincita qui?
Il mio obiettivo personale in questi ultimi anni è stato quello di riprendermi dall’anno e mezzo di stop dopo l’infortunio, cercare di tornare ad un certo ritmo di gioco. L’anno scorso ho avuto diverse problematiche però alla fine è andata bene. Quest’anno spero di stare meglio ancora e voglio fare sempre il meglio possibile.
Un flash sul derby concitato di domenica scorsa. É nota la rivalità accesa tra le due squadre, soprattutto negli ultimi anni, ma l’espulsione che vi ha fatto giocare in dieci e il pari raggiunto in extremis dall’Este ha scaturito un pò di scintille. Cos’è successo alla fine?
Io sono entrato dopo e c’era già un’aria abbastanza tesa, loro hanno provato in qualsiasi modo a trovare il pari, anche perchè giocavano in casa. L’episodio dell’espulsione arriva da una simulazione dell’avversario ed è una cosa vergognosa che non dovrebbe esserci nel calcio secondo me. Un ragazzino che viene espulso poi giustamente si prende anche le sue responabilità, noi l’abbiamo un pò redarguito per questi errori, quando in realtà non aveva fatto niente di irregolare. Quindi giocare in dieci per una cosa che non era successa è stato molto scorretto, è un peccato perchè stavamo facendo molto bene prima dell’espulsione, avevamo avuto due occasioni subito ad inizio secondo tempo, avevamo la partita in mano.
Ora però il derby è acqua passata e siete concentrati per la prossima partita in casa contro il Chions, prima di una trasferta impegnativa a Feltre. Come vi state preparando ?
Sì, dobbiamo pensare di partita in partita. Ci siamo allenati bene e vogliamo fare un buon risultato davanti ai nostri tifosi, bisogna imparare dagli errori e pensare sempre di fare al meglio. Con calma bisogna continuare sempre bene, restare sempre sul pezzo, non mollare mai e poi i risultati arrivano.
Domanda amarcord. Il 5 ottobre 2012, 6 anni fa, entri e decidi il derby contro il Verona, vittoria in pieno recupero: emozione unica per un padovano come te. Che ricordi hai degli anni in biancoscudato ?
Sono i ricordi più belli. Era un periodo particolare quello perchè volevo a tutti i costi ritagliarmi uno spazio ed era difficile in quella squadra, ho fatto di tutto per riuscirci, alla fine ce l’avevo fatta e sono stato premiato per i miei sforzi. E stato un gran periodo quello, soprattutto nei mesi di ottobre-novembre, anche qualche settimana dopo con la doppietta allo scadere contro il Cittadella con cui abbiamo vinto il derby.
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