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Chievo all’esame Covisoc: conti in rosso, si spera nelle cessioni ma il mercato è ancora bloccato

C’è tempo fino a lunedì per completare l’iscrizione, con un conto alla rovescia ormai agli sgoccioli. Il Chievo è alle prese con la documentazione per potersi presentare senza patemi al via della stagione 2019/20, un fardello non da poco...

Redazione PadovaSport.TV

C’è tempo fino a lunedì per completare l’iscrizione, con un conto alla rovescia ormai agli sgoccioli. Il Chievo è alle prese con la documentazione per potersi presentare senza patemi al via della stagione 2019/20, un fardello non da poco vista la situazione economica dei gialloblu, che ha fatto slittare l'annuncio di Marcolini. Cosa va presentato entro il 24 giugno? Il ripianamento della eventuale carenza patrimoniale, la la domanda di ammissione al campionato e contestualmente una fidejussione di euro 800.000. Bisognerà inoltre assolvere al pagamento degli emolumenti dovuti fino a maggio 2019 ai tesserati e ai dipendenti, le ritenute Irpef, i contributi del Fondo fine carriera riguardanti gli emolumenti dovuti fino a maggio nonchè il pagamento dei tributi Ires, Irap ed Iva, depositare infine alla «Covisoc copia del bilancio d’esercizio al 30 giugno 2018». La scadenza è perentoria. Entro il 2 agosto, invece, le società di B devono dar conto del pagamento degli emolumenti ai tesserati, dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo. Sul fronte sportivo, va presentata documentazione sull’impianto che si intende utilizzare. Il Chievo però ha sulle spalle molti contratti complicati, difficili da snellire, con l’opzione della Serie B non contemplata negli ultimi accordi. Con l’aggravante di profili quasi tutti ormai oltre i trent’anni ed un mercato quindi relativo. Uno dei casi più intricati è quello di Djordjevic, ulteriormente svalutato dalla passata stagione dopo essere stato a lungo ai margini della rosa della Lazio e legato al Chievo fino al 2021. Un’occasione potrebbe dargliela il Montpellier, che ha rinnovato la fiducia a Michel Der Zakarian, allenatore di Djordjevic nel suo periodo d’oro al Nantes. Resta spinosa pure la questione legata a Joel Obi, del Chievo per i prossimi due anni e reduce da mesi di prestito del tutto anonimi in Turchia all’Alanyaspor. Per lui però qualcosa si sta muovendo, nonostante una certa predisposizione agli infortuni e muscoli non proprio d’acciaio. Scontato l’addio ad Hetemaj, anche lui con un ingaggio oltre il mezzo milione e richiesto dal Brescia. D’accordo aver eliminato a gennaio contratti pesanti come quelli di Birsa, Radovanovic e Cacciatore, ma l’opera non è ancora conclusa. Da valutare Giaccherini, allettato dall’interesse del Brescia. Una boccata d’ossigeno la darà la cessione di Stepinski, per il quale continua ad insistere il Celta Vigo. La plusvalenza è sicura, oltre il doppio nell’idea del Chievo rispetto ai due milioni e mezzo spesi per averlo dal Nantes. A sei si potrebbe anche chiudere, a meno che non si intrufoli una fra Udinese, Parma e Sampdoria giusto per alimentare l’asta. In via di formazione l’asse con la Doria anche in entrata, vedi Bonazzoli autore di otto gol a Padova, filone non ancora avviato perché Depaoli è bloccato dalle operazioni in uscita della Samp. Uno degli aghi della bilancia sarà inoltre Emanuel Vignato, sempre nella lista della spesa di tante big come suo fratello Samuel. Col Napoli e il Sassuolo sempre molto attente.