Un avversario d’alta quota. E d’alto profilo: la SSD Dolomiti Bellunesi è chiamata ad affrontare la seconda forza del campionato. Ovvero, l’Adriese (vice capolista insieme a Luparense e Union Clodiense): una formazione con individualità di rilievo (da Sasa Cicarevic e Bryan Gioè, entrambi a quota 4 nella classifica dei marcatori), ma soprattutto una difesa difficile da perforare. Non a caso, è la migliore del torneo con appena 5 reti incassate nello spazio di 10 partite. E la porta, protetta da Rok Brzan, è inviolata da 300 minuti abbondanti. Si gioca domani (domenica 28 novembre, ore 14.30), allo stadio polisportivo: l’arbitro designato per l’incontro è Marco Maria Di Nosse di Nocera Inferiore.
Serie D
Dolomiti Bellunesi-Adriese, sfida d’alta quota per la vice capolista
FORMA SMAGLIANTE - Oltre a essere una grande squadra, l’Adriese sta vivendo un momento di forma esaltante: basti pensare che, nelle ultime cinque sfide, ha raccolto quattro vittorie (con Levico Terme, Luparense, Ambrosiana e Spinea) e un pareggio (a reti inviolate nella tana del Cartigliano). Non perde da metà ottobre (1-0 a Montebelluna) ed è staccata di sole 5 lunghezze dalla vetta. Il condottiero? È un allenatore che, all’ombra del Serva, era di casa: Roberto Vecchiato: «Da queste parti ha lasciato un ottimo ricordo come allenatore dell’Ac Belluno - afferma il mister della SSD Dolomiti Bellunesi, Renato Lauria - anche se ora il contesto è cambiato».
STRADA GIUSTA - A essere cambiata - o meglio, migliorata - è anche la compagine dolomitica, reduce da due successi in sequenza, contro Ambrosiana e Montebelluna: «Siamo sulla strada giusta - prosegue Lauria -. A inizio stagione eravamo partiti con un’idea, cambiata poi progressivamente nell’intento di esaltare le migliori caratteristiche degli elementi in rosa e nascondere i difetti. Ora la squadra è più compatta e serena: l’importante è proseguire lungo questo percorso».
QUALITÀ IN OGNI REPARTO - Anche se, al cospetto dell’Adriese, non sarà facile: «Al contrario, affronteremo un avversario costruito per stare al vertice, con atleti di qualità in tutti i reparti. Ma non è il caso di guardare troppo agli altri. Meglio concentrarci su noi stessi: vogliamo dimostrare quella solidità e quel desiderio di portare a casa il risultato che hanno scandito le ultime prestazioni».
VALORE AGGIUNTO - Uscire con un risultato positivo da uno scontro diretto rappresenterebbe un valore aggiunto nel cammino dolomitico: «Servirà una prova attenta - conclude Lauria - in cui tutti dovranno essere al 100 per cento. L’obiettivo? Ottenere il massimo dei punti».
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