Finazzi, il Dunga della serie C: “Mestre, possiamo rialzarci”

Dopo la stagione da protagonista con la maglia dell'Union Clodiense, terminata con l'ultima partita-spareggio con l'Arzignano e la promozione sfumata di poco, Lucas Finazzi è rimasto in D, accettando la corte del Mestre. Il centrocampista brasiliano ha voluto avvicinarsi a casa (vive a Padova), per fare un altro campionato di alto livello in una piazza importante della serie D. L'inizio però non è stato dei migliori:

"Non è mai mancata la fiducia nel mister - ha ammesso Finazzi, intervenuto a Speciale Dilettanti - sono speranzoso perchè abbiamo dimostrato nelle ultime due partite che ci siamo. Ora servono vittorie per dare morale. Nell'ultimo turno, a livello di prestazione abbiamo fatto di più della Dolomiti Bellunesi, loro poi nel secondo tempo sono calati e abbiamo fatto meglio. Quest'anno vedo bene Clodiense e Adriese, poi attenzione alle sorprese e ci metto anche le padovane Este e Campodarsego. Vediamo poi se chi ha speso uscirà alla distanza, come Luparense o Cjarlins. Se penso di ritornare nel professionismo? Se capita sarà una bella gratificazione, ma non ci penso ancora".

Finazzi è arrivato in Italia giovanissimo, a 16 anni, pescato in Brasile dal Chievo. Poi tante esperienze in giro per l'Italia, con il Brescia punto più alto della sua carriera con la conquista dei playoff per la serie A. "Di recente poi ho vinto la serie D con il Campodarsego, speravamo tutti di poter giocare nei professionisti. Al massimo dell'euforia, è arrivata quella notizia che ci ha bloccato. Il presidente ha avuto i suoi motivi per decidere così" ha detto Finazzi.