Eccellenza

Il Bassano ritorna Virtus e il sindaco: “Ci siamo ripresi ciò che era stato sottratto”

Il Bassano ritorna Virtus e il sindaco: “Ci siamo ripresi ciò che era stato sottratto”

I giallorossi ritrovano la vecchia denominazione e puntano diretti alla serie D

Redazione PadovaSport.TV

Lo scorso febbraio il Vicenza aveva annunciato che la parola "Virtus" sarebbe sparita dalla denominazione ufficiale del club biancorosso. È ritornata ieri al Bassano, che l'aveva persa dopo il "trasloco" del patron Renzo Rosso a Vicenza. E il sindaco di Bassano, Elena Pavan, ieri ha punzecchiato: "Ci siamo ripresi ciò che era stato sottratto". Nel giorno del compleanno della città, Bassano si regala l'antica denominazione, con la Virtus sparita per un triennio dai documenti ufficiali e ora di nuovo nel suo antico habitat. «So quanto la gente ci tenesse a riappropriarsi di un marchio che è sempre stato nostro – riconosce il presidente Fabio Campagnolo nella cerimonia appositamente realizzata nello splendido scenario di Villa Rezzonico, con l'imprenditore Bernardo Finco, sportivo giallorosso della prima ora a far gli onori di casa – ci tenevo personalmente che il nome Virtus tornasse ad abbinarsi al Bassano».

Obiettivo serie D

Cristian Giacometti, il direttore operativo che col diesse Francesco Sacchetto ha disegnato il Bfc nuovo di zecca (compreso lo scudetto, vedi foto) fa il punto di mercato. «Presto ci saranno nuove ufficializzazioni (il terzino Bardini, l'altro difensore under Paludetto, il lussuoso trequartista Fraccaro e un altro portiere in quota giovani, ndr), ma ci provvederemo pure di un centravanti e di un altro esterno di attacco. Servono in tutto 22 giocatori di movimento più 3 portieri. Inseguiamo un torneo di primo piano, saremo in tanti ad ambire alla D ma intendiamo giocarcela sino alla fine»

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