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La Dolomiti Bellunesi non ingrana con Zanin, passa il Cartigliano

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Il cambio di panchina, per adesso, non porta gli effetti sperati

Giacomo Stecca

Niente da fare, la Dolomiti Bellunesi non ingrana ancora. Il cambio di panchina, per adesso, non porta gli effetti sperati. E contro il Cartigliano, davanti ai propri tifosi, arriva un'altra sonora sconfitta. La settimana maledetta si conclude dunque con un altro 4-2 al passivo. Questa volta allo stadio Zugni Tauro di Feltre, dove a passare è il Cartigliano, che rende così amaro il debutto in panchina di mister Diego Zanin. Fatali un paio di disattenzioni difensive, soprattutto su palla inattiva: la prodezza di Alex Cossalter e il tap-in di Artioli non bastano. La SSD Dolomiti Bellunesi rimedia il quarto ko in cinque partite. E si trova ora in fondo alla classifica, a pari merito con il Mestre: un avversario che Corbanese e compagni affronteranno domenica prossima in trasferta. 

ASSETTO - Cambia il tecnico? E pure l’assetto: la difesa, infatti, si srotola a quattro, mentre il centrocampo è a rombo, con Casella vertice basso e Alex Cossalter alto. Davanti, invece, c’è un tandem: Corbanese insieme a Svidercoschi. È un inedito assoluto. Ma la partenza è tutta in salita, visto che al 6’ Barzon inventa un gran sinistro su cui Virvilas non può arrivare: il tiro è preciso, potente, angolato. In una parola: vincente. Come di consueto, il Cartigliano mantiene fede al suo Dna: una squadra organizzata, molto ben messa in campo e poco propensa a concedere spazi. In più, in casa dolomitica, ci si mette pure la cattiva sorte, se è vero che De Carli è costretto a uscire per un infortunio alla caviglia a ridosso dell’intervallo. I padroni di casa, comunque, non mollano. Anzi, continuano a spingere. E trovano il pareggio sull’asse Artioli-Cossalter: cross d’esterno del “diez”, spettacolare girata di Alex. E Melone è scavalcato: 1-1.

CORNER FATALI - Rinfrancata dal gol, la SSD Dolomiti Bellunesi si affaccia al secondo tempo con intraprendenza e sfiora il bersaglio con Arcopinto e Corbanese (colpo di testa fuori di un soffio), salvo poi capitolare all’11' sugli sviluppi di un corner: la deviazione decisiva è dell’ex terzino dell’Union Feltre, Stevanin. Corner che risulterà indigesto pure attorno alla mezz’ora, quando Buson svetta nel cuore dell’area e confeziona il tris. Il gruppo di Zanin non ci sta e accorcia le distanze allo scadere, grazie a un tocco sotto porta di Artioli, sulla corta respinta del portiere Melone. L’ultimo acuto, però, è ancora del Cartigliano: in contropiede, chiude i conti Scapin. 

LE PAROLE DI ZANIN - «Essendo arrivato solo venerdì - sono le parole di Diego Zanin, nel post partita - oggi, più che un allenatore, ero soprattutto un osservatore. Ho provato a dare degli input morali e la squadra ha risposto: ha avuto una buona reazione, non si è lasciata andare ed è riuscita a tenere la gara aperta. Poi altre cose andranno migliorate». A cominciare dalle palle inattive: «Sì, i nostri avversari hanno segnato con troppa facilità, peraltro nel nostro momento migliore. In ogni caso, lo ripeto, i ragazzi si sono battuti e ci hanno provato fino all'ultimo minuto. Dobbiamo crescere, è ovvio: se abbiamo questa classifica, significa che c’è bisogno di tanto lavoro».