Niente da fare, la Dolomiti Bellunesi non ingrana ancora. Il cambio di panchina, per adesso, non porta gli effetti sperati. E contro il Cartigliano, davanti ai propri tifosi, arriva un'altra sonora sconfitta. La settimana maledetta si conclude dunque con un altro 4-2 al passivo. Questa volta allo stadio Zugni Tauro di Feltre, dove a passare è il Cartigliano, che rende così amaro il debutto in panchina di mister Diego Zanin. Fatali un paio di disattenzioni difensive, soprattutto su palla inattiva: la prodezza di Alex Cossalter e il tap-in di Artioli non bastano. La SSD Dolomiti Bellunesi rimedia il quarto ko in cinque partite. E si trova ora in fondo alla classifica, a pari merito con il Mestre: un avversario che Corbanese e compagni affronteranno domenica prossima in trasferta.
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La Dolomiti Bellunesi non ingrana con Zanin, passa il Cartigliano
ASSETTO - Cambia il tecnico? E pure l’assetto: la difesa, infatti, si srotola a quattro, mentre il centrocampo è a rombo, con Casella vertice basso e Alex Cossalter alto. Davanti, invece, c’è un tandem: Corbanese insieme a Svidercoschi. È un inedito assoluto. Ma la partenza è tutta in salita, visto che al 6’ Barzon inventa un gran sinistro su cui Virvilas non può arrivare: il tiro è preciso, potente, angolato. In una parola: vincente. Come di consueto, il Cartigliano mantiene fede al suo Dna: una squadra organizzata, molto ben messa in campo e poco propensa a concedere spazi. In più, in casa dolomitica, ci si mette pure la cattiva sorte, se è vero che De Carli è costretto a uscire per un infortunio alla caviglia a ridosso dell’intervallo. I padroni di casa, comunque, non mollano. Anzi, continuano a spingere. E trovano il pareggio sull’asse Artioli-Cossalter: cross d’esterno del “diez”, spettacolare girata di Alex. E Melone è scavalcato: 1-1.
CORNER FATALI - Rinfrancata dal gol, la SSD Dolomiti Bellunesi si affaccia al secondo tempo con intraprendenza e sfiora il bersaglio con Arcopinto e Corbanese (colpo di testa fuori di un soffio), salvo poi capitolare all’11' sugli sviluppi di un corner: la deviazione decisiva è dell’ex terzino dell’Union Feltre, Stevanin. Corner che risulterà indigesto pure attorno alla mezz’ora, quando Buson svetta nel cuore dell’area e confeziona il tris. Il gruppo di Zanin non ci sta e accorcia le distanze allo scadere, grazie a un tocco sotto porta di Artioli, sulla corta respinta del portiere Melone. L’ultimo acuto, però, è ancora del Cartigliano: in contropiede, chiude i conti Scapin.
LE PAROLE DI ZANIN - «Essendo arrivato solo venerdì - sono le parole di Diego Zanin, nel post partita - oggi, più che un allenatore, ero soprattutto un osservatore. Ho provato a dare degli input morali e la squadra ha risposto: ha avuto una buona reazione, non si è lasciata andare ed è riuscita a tenere la gara aperta. Poi altre cose andranno migliorate». A cominciare dalle palle inattive: «Sì, i nostri avversari hanno segnato con troppa facilità, peraltro nel nostro momento migliore. In ogni caso, lo ripeto, i ragazzi si sono battuti e ci hanno provato fino all'ultimo minuto. Dobbiamo crescere, è ovvio: se abbiamo questa classifica, significa che c’è bisogno di tanto lavoro».
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