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La furia del Venezia, Cosmi: “Ci sono giocatori che avevano già svuotato gli armadietti. Ora dovremo tornare in campo…”

Io vi stupirò, parlerò di calcio“, comincia così Serse Cosmi nella conferenza oggi tenuta dal Venezia nella sede del club. “Non voglio parlare di sentenze. Non perché non ne capisca ma perché non voglio farlo, se ne occupa la...

Redazione PadovaSport.TV

Io vi stupirò, parlerò di calcio", comincia così Serse Cosminella conferenza oggi tenuta dal Venezia nella sede del club. "Non voglio parlare di sentenze. Non perché non ne capisca ma perché non voglio farlo, se ne occupa la società. Però voglio sottolineare un aspetto: nel momento in cui la squadra si è abbracciata l'11 maggio a Carpi, esultando per il raggiungimento dei playout, avevamo l'assoluta certezza di doverli disputare. Aggiungo pure abbastanza fiducia, dal punto di vista psicologico".Poi è arrivata la prima sentenza: Palermo in C. "Lì non abbiamo festeggiato, ma ci eravamo sentiti naturalmente liberi dopo una stagione di grande sofferenza. Siamo andati avanti una settimana pensando a come poterci salutare, in un clima di fine stagione. Noi in questo contesto non ci siamo allenati regolarmente, è una cazzata pensare che possa essere così: abbiamo 8 giocatori in scadenza di contratto, 9 giocatori in prestito. Tanti giocatori hanno riportato le scarpe a casa". Da ieri invece i playout tra Venezia e Salerniatana tornano ad essere la realtà. "Nel calcio per me la componente sportiva è quella rilevante. Io non chiedo e non chiederò di non giocare. Chiedo invece che l'evento sportivo, affinché sia attendibile, debba essere costruito in una maniera regolare. Non parlo di campionato falsato, ma la credibilità è inesistente. -Siete stati salvi 20 giorni, però ora i playout li fate se no ci incazziamo-: questo è il tono che sentiamo attorno a noi. Vi assicuro che oggi faccio fatica, fatica, fatica a capire in che mondo sono". Presenti anche il direttore generale Dante Scibilia e Matteo Bruscagin, come rappresentante della squadra. "Questa è una follia sportiva", fa eco a Cosmi il difensore. "E' come mandare i soldati in guerra senza l'elmetto: ci mandano allo sbaraglio e abbiamo voce in capitolo pari a zero. Ai playout ci si gioca tutto e noi non siamo preparati a farlo in queste condizioni, ci siamo allenati per 15 giorni senza obiettivi. La verità è che il contenuto sportivo di queste due gare sarà vicino alla partitella di Pasquetta, quando 22 ubriachi provano a dare un calcio al pallone. Ma al momento abbiamo tutto da perdere a intraprendere azioni forti: abbiamo le mani incatenate".

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