Legnago niente ripescaggio. E adesso è lo “spauracchio” della D

Il Legnago le ha provate tutte per essere ripescato. Ma alla scadenza del termine fissato ieri, sono quattro i club che hanno comunicato la presentazione della domanda di ripescaggio in Serie C. E non ci sono i veronesi. Per i due posti vacanti dopo le esclusioni di Teramo e Campobasso - pendenti i ricorsi al Tar - sono in pole (da graduatoria) e hanno consegnato la documentazione la Fermana tra le retrocesse e la Torres proveniente dalla Serie D. A provarci, in realtà, si sono aggiunte anche (nell’ordine) Grosseto e Paganese, pronte a subentrare alla Fermana nel caso la domanda del club marchigiano non fosse ritenuta in regola. In quota Lnd, da segnalare la rinuncia dell’Arezzo che aveva avviato l’iter ma ha ritenuto - si legge in una nota del club - «di non avere alcuna possibilità di buon esito» alle spalle della Torres.

Ci ha creduto fino in fondo il Legnago, almeno finché non si sono materializzate le concorrenti. Tutte con più requisiti fra cui il Grosseto, con una storia costruita quasi interamente nei professionisti, più la stessa Fermana che dopo tante peregrinazioni è riuscita anche lei a risolvere ogni questione economica. L’altro posto sarà dunque assegnato ad una di D, come da criteri già fissati tempo fa, nelle mani della Torres nonostante gli interrogativi legati allo stadio.

Ora il Legnago fa paura in D

Il Legnago quindi parteciperà al prossimo campionato di serie D, nel girone C con le venete o nel B con le lombarde. Nel girone triveneto i veronesi troverebbero una forte concorrenza, e sicuramente non sarebbero ben visti da squadre come Luparense, Adriese o Clodiense (ma attenzione anche a Cjarlins, Dolomiti e Campodarsego) che stanno allestendo rose di alto livello e troverebbero nel club del presidente Venturato una temibile rivale.