calcio triveneto

Luparense, Cunico: “Il Cartigliano ha una quadratura perfetta, non è un caso trovarli lì in alto”

Il 4-0 rifilato al Belluno è alle spalle: adesso tocca al big match contro il Cartigliano, per continuare a crescere e per provare a raggiungere la vetta in solitaria. È lo stesso Enrico Cunico, allenatore dei Lupi, a parlarci dell’importanza...

Redazione PadovaSport.TV

Il 4-0 rifilato al Belluno è alle spalle: adesso tocca al big match contro il Cartigliano, per continuare a crescere e per provare a raggiungere la vetta in solitaria. È lo stesso Enrico Cunico, allenatore dei Lupi, a parlarci dell’importanza della gara contro i vicentini.

Mister, un tuo commento sulla partita di sabato: cosa ti è piaciuto particolarmente dei tuoi ragazzi?

Sabato siamo stati bravi dal punto di vista mentale, nel senso che dopo la sconfitta di Campodarsego andare ad affrontare una squadra come il Belluno non era facile. Secondo me è stato l’approccio alla partita ad essere determinante: siamo partiti veramente forte e l’abbiamo messa da subito in discesa la partita, dato che dopo tre minuti avevamo già un calcio di rigore a favore, chiudendo il primo tempo 3-0. Sicuramente la squadra, dal punto di vista mentale, ha fatto una grande prestazione. Ho fatto i complimenti ai ragazzi: non era facile ripartire dopo un derby perso, ma loro hanno reagito molto bene. È facile dopo la partita dire che probabilmente il Belluno non era in giornata, io credo invece che siamo stati bravi noi ad indirizzarla fin da subito. Poi abbiamo fatto vedere un bel calcio, che per me è importantissimo: le due cose abbinate, la qualità unita all’aspetto mentale, ci hanno fatto fare una grande partita.

Ora è tempo di un nuovo derby, quello di mercoledì a Cartigliano. Come ci arriva la Luparense?

Mercoledì andiamo a trovare la prima in classifica e questo significa che sicuramente hanno delle qualità e delle caratteristiche importanti: essere primi in classifica in questa categoria non è facile. Sicuramente è una partita difficilissima, loro come forza hanno il gruppo, costruito in un triennio: hanno vinto il campionato di Eccellenza, dando poi continuità all’ossatura e lo scorso anno hanno fatto veramente bene. Quest’anno si sono rinforzati, non sono lì per caso. Trovare una squadra come il Cartigliano, che non ha una storicità a livello professionistico, in questa posizione, significa che hanno fatto una quadratura perfetta di quella che è la propria identità. Troviamo una squadra in cui si conoscono bene l’uno con l’altro, hanno iniziato a lavorare insieme fin dall’inizio dell’anno, quindi sono un po’ più avanti di noi sotto l’aspetto dell’amalgama globale, sia fisica che tattica.

Noi dobbiamo fare una partita perfetta: non dobbiamo commettere sbavature. Sappiamo quali sono i loro punti di forza, tra l’altro troviamo un giocatore che lo scorso anno ci ha molto fastidio, Agostino Marcolin, attaccante esterno che era al Sedico e che sta facendo molto bene. Al di là della mancanza di Di Gennaro, attaccante per loro importante, hanno cambiato sistema di gioco e si sono adeguati molto bene, come si è visto dai risultati. Hanno tanti giocatori che hanno fatto la Serie D, una squadra in salute, una delle miglior difese e quindi si fatica anche a fargli gol: per noi deve essere una partita perfetta sull’aspetto mentale, perché i piccoli dettagli sono quelli che ti fanno fare la differenza. L’unica difficoltà che potrebbero avere loro è quella di allenarsi la sera, che a lungo andare, con le temperatura che si abbassano, può dar loro problemi. Finora però non è stato così e quindi sono minimo al pari nostro.