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Luparense, mister Cunico: “Dobbiamo uscire sempre a testa alta, proveremo fino alla fine a vincere il campionato”

Domenica la Luparense, seconda in classifica, attende tra le mura amiche il Vigasio che segue a due punti. Queste le parole di mister Cunico in conferenza stampa: “Dobbiamo ricordarci che siamo neopromossi. Ci sono tante altre società...

Gianmarco Zandonà

Domenica la Luparense, seconda in classifica, attende tra le mura amiche il Vigasio che segue a due punti. Queste le parole di mister Cunico in conferenza stampa:

"Dobbiamo ricordarci che siamo neopromossi. Ci sono tante altre società ambiziose e la Serie D è un campionato difficile. C’è un mix di vecchi e giovani da tenere tutti uniti, è un campionato ostico ed è una sola la squadra che vince, i playoff non contano niente. Tutto può accadere, ma ripeto: la Luparense è una squadra neopromossa, con un Presidente molto ambizioso, però ci sono tante altre squadre che hanno speso e che hanno tradizione. Sicuramente noi in questo momento abbiamo tanto entusiasmo, portato in primis dal Presidente, ma non dobbiamo dimenticare che non siamo l’unica squadra che ha speso e ce ne sono sei che, secondo me, sono all’altezza di vincere il campionato.

Quando sono arrivato ho trovato un ambiente troppo assillato dal risultato e un gruppo, a livello di spogliatoio, che non era tranquillo. Quello che ho cercato di fare è stato portare tranquillità, consapevolezza di quello che sapevano fare e, soprattutto, di farli sentire partecipi nel progetto. Nei primi due mesi ci sono stati alcuni problemi di organico, nel senso che sono passati tanti giocatori e mancava anche la coesione di gruppo. Io ho cercato di dare tranquillità e compattezza al gruppo per fare squadra. Questo è fondamentale, perché anche se si hanno giocatori importanti, se non si fa squadra ogni giocatore preso singolarmente fa fatica a vincere la partita. Già con l’Ambrosiana ho visto una squadra che lottava assieme e questa domenica ho avuto la conferma, perché eravamo in un campo difficile, un campo di misure ristrette e affrontavamo una squadra con un’ossatura importante. È stata una partita difficile, ma ce lo aspettavamo.

Siamo partiti fortissimo, abbiamo fatto un primo tempo davvero importante. Nella seconda metà del secondo tempo abbiamo preso gol, ci siamo un po’ disuniti ed abbiamo preso anche il gol del pareggio. A questo punto, però, nell’ultimo quarto d’ora abbiamo ripreso in mano la partita e non a caso abbiamo vinto al 93esimo. Vorrei sottolineare che in quel contesto abbiamo fatto 11 passaggi consecutivi, abbiamo portato 5 giocatori dentro l’area di rigore, abbiamo segnato e tutto questo vuol dire che ci abbiamo creduto. Una squadra che ci crede fino alla fine porta sempre a casa qualcosa. Penso che abbiamo meritato la vittoria: abbiamo fatto 70 minuti da vera squadra. I presupposti per far bene ci sono.

La Luparense ha preso 9 gol in 6 partite e per me sono tanti, quindi stiamo lavorando su questo. La strada da fare è lunga, dobbiamo crescere molto, ma a me interessa la mentalità e che i ragazzi diano sempre tutto ed escano dal campo a testa alta. Se qualcuno esce a testa bassa significa che non ha dato quello che doveva dare e non va bene. Errori ne commetteremo sempre, ci stanno in tutte le categorie, ma la mia deve essere una squadra che combatte. Sempre. "

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