Serie D

Luparense, l’ex stella del futsal Grana: “Onorate e rispettate questa maglia perché dà emozioni forti”

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Un campione dell'epopea rossoblu nel calcio a 5 si è rifatto vivo con il presidente Zarattini, ecco le sue parole

Redazione PadovaSport.TV

L’amore fra “Nandokan” Fernando Grana e la Luparense dura da 16 anni e non vive di ricordi, straordinari, ma di sentimenti altrettanto indimenticabili. In questo caso non si tratta di un ritorno vero e proprio, perchè Nando non è mai andato via: è sempre stato un lupo! Quando in casa Luparense si parla di “famiglia”, di “branco”, di senso d’appartenenza si fa riferimento proprio a questo: al legame che nasce e che dura quando da una parte c’è un presidente appassionato e passionale come Stefano Zarattini e dall’altra un giocatore che da tutto per la maglia, che rispetta i compagni e la tifoseria.

Fernando Grana con 113 presenze è stato per alcuni anni il primatista nella classifica di presenze nella Nazionale di calcio a 5 dell’Italia. Ha giocato e vinto con la Luparense  dal 2005 al 2008: con i lupi ha vinto due scudetti consecutivi (quello del 2006-07 segnando nella finale di andata con la Lazio Nepi), la Supercoppa italiana nel 2007 e due Coppe Italia. Capitano della selezione per sei anni, con la maglia azzurra ha collezionato 113 presenze e 63 reti, partecipando alla vittoria nel Campionato Europeo del 2003 ed alla finale del FIFA Futsal World Championship 2004. È stato capocannoniere agli Europei del 2005 dove l’Italia è giunta terza. Ecco le sue parole, riportate dal sito ufficiale:

Ho voluto far avere al presidente Zarattini una delle miei magliette con dedica… perchè seguo sempre i “miei” lupi, mi sento parte della famiglia e del branco. Adesso c’è un progetto importante nel calcio a 11 e la piazza di San Martino di Lupari non avrebbe potuto sperare in niente di meglio che Stefano Zarattini al timone di questo progetto. Sono sicuro e spero che si arrivi a portare la Luparense nel mondo dei professionisti… sarebbe l’ennesimo “miracolo sportivo” del presidente e di un club che sa farti sentire importante, sa darti emozioni incancellabili. A chi ha la fortuna di vestire quella maglia dico una cosa: ONORATELA, RISPETTATELA E NON VERRETE MAI DIMENTICATI, MAI LASCIATI SOLI. LA LUPARENSE È DAVVERO UNA FAMIGLIA. Il presidente è dinamico, instancabile, una di quelle persone che fanno bene e fanno il bene dello sport. Insieme siamo diventati il club più titolato d’Italia, abbiamo viaggiato, sognato, fatto sacrifici e lottato: questo ha trasformato la mia gratitudine nei suoi confronti in un’amicizia che dura ancora oggi… 16 anni dopo! Mi sento spesso con il “pres” anche se adesso vivo in Brasile. Ma la Luparense resta nel mio cuore: futsal o calcio a 11 importa poco: io tifo e tiferò sempre Luparense».

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