Serie D al via, ecco la nostra griglia di partenza: Dolomiti-Treviso favorite. Adriese, Campo e Lupi inseguono

Domani prenderà il via il campionato di Serie D girone C 2024/2025, una stagione che si preannuncia emozionante e ricca di possibili colpi di scena, le formazioni saranno 20 e non più 18, con le veronesi facenti parte del raggruppamento B ma con l'inserimento di 5 formazioni di Bergamo e provincia.

Come ogni anno ecco la nostra griglia di partenza alla vigilia dell'inizio dell'annata, prima le 5 più accreditate per il successo finale poi tutte le altre compagini.

La coccarda di favorita, a nostro avviso, è ben cucita sul petto della Dolomiti Bellunesi di mister Zanini. Perchè? Una rosa già competitiva un anno fa con giocatori di qualità uniti ad ottimi innesti estivi e ben ponderati. La fisicità di Perez, la classe di Marangon solo alcune delle figure chiave che già durante la scorsa stagione hanno dimostrato di poter valere qualcosa in più di un secondo posto e gli acquisti lo dimostrano ulteriormente da Olonisakin a Visinoni, che vanno a moltiplicare le possibilità di scelta di mister Zanini, condottiero ben saldo al comando dei dolomitici. La società inoltre sembra pronta per il grande salto, non solo le già ben note strutture che permettono al club di godere di diverse soluzioni durante la stagione ma anche un organigramma ben definito e l'insieme di figure competenti.

Subito dopo troviamo il Treviso, pronto a tornare grande. Il direttore Gementi ha messo a segno colpi di mercato che non possono far pensare ad altro che ad un obiettivo: la Serie C. L'intenzione è stata chiara sin da subito, dentro Aliù e Gioè tra i migliori realizzatori di sempre della categoria, acquistato anche l'estro di Paolo Beltrame fresco vincitore della scorsa edizione del campionato con la maglia della Clodiense. Una vettura pronta a viaggiare ad alta velocità con un nuovo pilota che ha tanto da dimostrare come mister Cacciatore. Il tifo resta un'arma a doppio taglio per i biancocelesti, che potrebbero essere spinti al successo dai propri supporters, così come accusare una pressione più decisa di qualsiasi altro club di questo girone in caso di distacco significativo dalla vetta e poi c'è un trend da invertire, 4 sconfitte nelle ultime 4 sfide contro la Dolomiti Bellunesi, avversaria diretta, secondo i pronostici, per la promozione.

Alle spalle del duo di testa ecco che compaiono altre tre formazioni che hanno sete di successo, prima tra tutte l'Adriese di mister Vecchiato, ben lontana dai piazzamenti ai quali ci aveva abituato anni fa ma che in estate ha lavorato tantissimo per tornare ad insidiare le squadre di vertice. Fyda, Buongiorno, Barzon, Serena, De Vido e le conferme di Montin, Gentile, Petdji sono solo alcuni degli indizi che farebbero capire a chiunque che le intenzioni in casa Adriese non siano quelle di recitare il ruolo di comparsa. Vecchiato questo campionato lo conosce bene e quest'anno le frecce al proprio arco sono di prima qualità.

A Campodarsego l'anno del cambiamento è arrivato, mister, direttore, staff e tanti pezzi della rosa sono cambiati. Svolta importante che per ora ha portato già qualche soddisfazione ma è presto per tirare le somme. Pasquato è il leader indiscusso dei padovani che davanti si affidano ancora al solito Cupani supportato da Valenta, Ouro e Moscatelli, in difesa ecco la solidità di Fabbian e Cuomo. Un settore giovanile di alto livello potrebbe valere come risorsa importante per mister Bedin, che già conosce a menadito l'ambiente. A fari spenti e senza pressioni anche il Campo, abituato a stupire ogni anno, si candida per le posizioni che contano.

La rivoluzione estiva sommata alla debacle della scorsa stagione si trascina il solito velo di incertezza in casa Luparense sul possibile cammino dei rossoblù, chiamati subito ad un settembre di fuoco, che potrebbe far capire le ambizioni e le possibilità dei ragazzi di Masitto, con il nuovo tecnico che sulla carta potrebbe essere proprio l'arma in più a disposizione dei lupi. Gnago e Calì guideranno l'attacco, sostenuti da Fasolo, Podestà, Osorio e Bamba, le chiavi del gioco nelle esperte mani di capitan Gerevini e la netta sensazione di essere un brutto cliente per chiunque si appresti ad affrontarli ma gli interrogativi restano e solo il campo potrà svelare il vero valore di questa formazione.

Il gruppo delle inseguitrici è guidato dal Cjarlins Muzane del presidente Zanutta, ripescato dopo la retrocessione pesante dello scorso anno e desideroso di vendetta. In panchina ecco mister Zironelli, che l'ultima volta che ha calcato i campi di questo girone ha raggiunto la finale playoff con la Luparense due stagioni fa. Dionisi e Bussi confermati, tante partenze inevitabili ma davanti il divertimento non manca, Camara mattatore di coppa sin qui, unito al cinismo di Menato sceso dalla C per lasciare ancora una volta il segno e poi la classe e la velocità di Yabrè per una formazione che ha toccato il fondo e vuole assolutamente risalire.

Mestre, Este, Montecchio Maggiore, Portogruaro, Brusaporto e Villa Valle sono le outsiders che potrebbero insediare maggiormente le prime della classe, con gli arancioneri che potrebbero addirittura rivelarsi la sorpresa della stagione, qualora le cose girassero per il verso giusto, specie per il reparto offensivo a disposizione di mister Tacchinardi da Turchetta ad Arrondini fino al prossimo recupero di Bangal dall'infortunio.

Il Bassano è apparso meno pronto alla categoria rispetto alla scorsa stagione e forse dovrà guardarsi le spalle e lo inseriamo nel gruppone della parte destra della classifica con Chions, Virtus Ciserano, Real Calepina, Caravaggio, Brian Lignano, Calvi Noale, Lavis.