L’attaccante del Trento racconta poi un altro episodio accaduto a Feltre durante la scorsa stagione:
Lo conosco, è una persona che si lascia trasportare dall’adrenalina della gara. A Feltre l’anno scorso c’è stato un episodio in cui un giocatore avversario era sanguinante davanti alla nostra panchina a seguito di uno scontro di gioco. Il mister gli ha urlato “speriamo che muori” e io mi sono vergognato per lui. Ha poi cercato di riparare qualche giorno dopo nello spogliatoio, dicendoci che si fa prendere dall’impulsività e non si era accorto che il giocatore sanguinasse. Essere stato etichettato così da lui non mi pesa più di tanto, in giro è pieno di ignoranti.