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Serie D, domani al via il girone di ritorno. Treviso e Dolomiti sognano la C, tra playoff e playout solo 9 punti e 12 squadre coinvolte

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Il primo weekend di D del 2025 è alle porte, ecco l’analisi del girone C sin qui e di cosa dobbiamo aspettarci nel girone di ritorno
Redazione PadovaSport.TV

Il 2025 del girone C di Serie D è pronto per dare spettacolo, Treviso e Dolomiti Bellunesi non hanno tradito le aspettative, i biancocelesti hanno chiuso il 2024 in vetta grazie ad un passo falso del rivali all’ultimo tornante, approfittandone e portandosi a +2 e avendo dalla loro anche lo scontro diretto del Tenni, strappato dalle mani dei dolomitici in rimonta. Proprio la Dolomiti Bellunesi ha dimostrato solidità e continuità perdendo la testa, in tutti i sensi, solo nel match contro il Lignano ma resta una formazione quadrata, chiamata ad una grande reazione già questa domenica nel big match del Casée di San Martino di Lupari, dove affronterà una Luparense ancora imbattuta tra le mura amiche e mattatrice proprio di Marangon e compagni a Sedico nella prima di campionato.

Alle spalle delle due schiacciasassi ecco il Campodarsego di mister Bedin che ha concluso il suo 2024 con 37 punti, guidato dall’estro e dalla fantasia di un super Pasquato, i biancorossi hanno “riportato a casa” bomber Calì dalla Luparense e il suo apporto in zona gol è stato sin da subito decisivo e in questo mercato di riparazione hanno cercato la medesima sorte riportando al Gabbiano anche Daniele Buongiorno che ha rescisso con l’Adriese. Dimostrazioni che anche il Campo vuole crederci fino infondo, perché 6 punti dalla vetta al giro di boa e diverse giornate da capolista solitaria permettono ancora di poter sperare.


Il treno playoff ha solo quattro carrozze ma in questo girone C le pretendenti sono almeno una decina, il momentaneo quarto posto è nelle mani del Brusaporto, i bergamaschi dopo un inizio in bagarre nel gruppone sono usciti alla distanza ribaltando alcuni pronostici della vigilia e battendo diverse dirette concorrenti come Campodarsego, Adriese, Cjarlins e Caravaggio ma il vero termometro sarà l’inizio di questo girone di ritorno con le due sfide ravvicinate proprio contro Treviso e Dolomiti. Ad un solo punto dai gialloblù ecco l’Adriese di mister Vecchiato, una rosa ricca di talenti che ha cambiato alcuni interpreti da inizio stagione ma che sembra aver trovato il suo equilibrio, davanti fuori Buongiorno e dentro Gnago subito decisivo, bocciatura per De Vido tornato ad Este ma è Moretti l’asso nella manica con 6 reti all’attivo di cui 2 da tre punti, spiccano il successo per 3-0 sul Treviso e la seconda miglior difesa del girone. A quota 30 ecco il Villa Valle, la sorpresa in positivo di questo girone d’andata, formazione ostica guidata da un grande mix di giocatori esperti e giovani di prospettiva, i successi contro Adriese e Caravaggio sono l’emblema dello spirito di questa squadra ma servirà continuità per stare lì davanti. Due scalini più in basso ecco la coppia Cjarlins Muzane-Caravaggio, due formazioni con due stati di forma opposti, i friulani consci del disastro dello scorso anno non hanno approcciato al meglio l’annata ma nelle ultime 6 d’andata hanno ritrovato la retta via, 4 vittorie e 2 pareggi hanno consentito alla truppa di Zironelli di balzare dall’incubo playout alla zona playoff e di dare l’impressione di poterci stare benissimo fino alla fine, al tramonto del 2024 anche una marcia trionfale in Coppa Italia, terminata ai quarti di finale contro il Ravenna ai calci di rigore. Per il Caravaggio invece un rendimento altalenante e una conclusione di 2024 in calo con 4 sconfitte, 2 pareggi e una sola vittoria nelle ultime 7 gare ma i playoff restano a sole tre lunghezze a testimonianza dell’ottima prima parte di stagione. A quota 27 troviamo tre formazioni con ambizioni totalmente differenti ai nastri di partenza del campionato: Luparense, Mestre e Calvi Noale. I Lupi di mister Masitto sono in ritardo rispetto alle aspettative, 6 vittorie in 19 gare sono troppo poche per una squadra così ambiziosa e 9 pareggi sono davvero troppi, sin qui è mancata soprattutto la continuità, alle vittorie stoiche contro Dolomiti Bellunesi, Treviso e Campodarsego vanno unite le sconfitte contro Lignano e Montecchio o i pareggi con  Chions e Bassano. Una formazione dai due volti che ha cambiato più di qualche interprete da inizio stagione ma non sembra ancora aver trovato la formula per poter stare con le prime, obiettivo playoff obbligatorio e alla portata ma la lotta sarà durissima. Il Mestre è una delle outsiders di questa prima parte di stagione che non ha mai trovato continuità di risultati se non al tramonto del 2024, con 3 vittorie, di cui una a tavolino contro il Bassano, nelle ultime 3 partite che hanno permesso agli arancioneri di salutare la lotta playout e di proiettarsi al centro della griglia. Dal mercato di riparazione ecco Solerio, giocatore esperto che nel girone C aveva lasciato un ottimo ricordo con la Luparense ormai due stagioni fa. Al Noale la palma di miglior neopromossa, almeno sin qui, ne sanno qualcosa Este e Mestre ma a fare la differenza sono soprattutto i punti ottenuti contro le formazioni che occupano le zone basse della classifica.

Con 26 e 25 punti troviamo l’Este e il Brian Lignano, i padovani hanno investito davvero molto in questo mercato di riparazione riportando in giallorosso Menato, De Vido e Chajari nella speranza di trovare l’equilibrio necessario per centrare i playoff ad ora distanti 5 lunghezze, i friulani invece si godono il capocannoniere del girone Gianluca Ciriello, decisivo sin qui con 12 sigilli oltre agli scalpi di Luparense e Dolomiti uscite dal Teghil con 0 punti raccolti.

La linea tra la lotta playoff e quella playout è sottilissima, a 22 punti Portogruaro e Real Calepina occupano la prima delle posizioni che scottano, ai granata non bastano i 10 gol di bomber Corti per evitare le zone calde mentre i lombardi hanno disputato una prima parte di girone dai due volti, 4 punti raccolti nelle prime 10 giornate sinonimo di ultimo posto in classifica salvo poi recuperare clamorosamente con 5 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta nelle ultime 9 sfide disputate, marcia che fa ben sperare in chiave salvezza.

In caduta libera la Virtus CiseranoBergamo partita con il sogno playoff che piano piano è sbiadito fino all’autentico incubo retrocessione/playout che ora è realtà. Bassano e Montecchio attraversano momenti difficili, le compagini vicentine stanno soffrendo davvero molto e hanno totalizzato sin qui solamente 18 e 16 punti rispettivamente 4 e 2 in più rispetto alla retrocessione diretta, servirà una seconda parte di stagione in forte crescita per non perdere la categoria. La zona rovente è occupata al momento da Chions e Lavis con i trentini a quota 7 punti e sempre più ultimi, i gialloblù invece sono a -2 dai playout e proveranno fino alla fine ad evitare la retrocessione diretta.