padovasport calcio triveneto Treviso, Artioli ci racconta la D: “Non ci sarà un gran divario di punti tra la vincente finale e la seconda”

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Treviso, Artioli ci racconta la D: “Non ci sarà un gran divario di punti tra la vincente finale e la seconda”

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Il Treviso vola, vola forte e viaggia spedito verso la Serie C. L’obiettivo del club biancoceleste, sfumato nelle ultime due stagioni per mano dell’Union Clodiense prima e della Dolomiti Bellunesi poi, quest’anno sembrerebbe...
Pietro Zaja
Pietro Zaja Redattore, telecronista 

Il Treviso vola, vola forte e viaggia spedito verso la Serie C. L'obiettivo del club biancoceleste, sfumato nelle ultime due stagioni per mano dell'Union Clodiense prima e della Dolomiti Bellunesi poi, quest'anno sembrerebbe ampiamente raggiungibile. Non è scontato, perché nel calcio può sempre accadere di tutto, ma i presupposti per portarsi a casa la vittoria finale ci sono tutti. Nel Girone C di Serie D, infatti, la squadra ora allenata dall'ex Cittadella Edoardo Gorini (qui tutte le ultime news sui granata), è prima in classifica a 31 punti, a +6 dal Cjarlins Muzane secondo. Un ulteriore balzo in avanti, favorito dal pari dei friulani per 2-2 in casa dell'Altavilla nell'ultima giornata, la 12ª. Non si è fatto trovare impreparato il Treviso, che ha battuto in trasferta l'Obermais 0-1, assicurandosi così altri 2 punti di vantaggio. La Serie D, però, non va mai sottovalutata, dall'inizio alla fine, anche quando tutto sembra procedere per il verso giusto. Ce lo ha raccontato un veterano della categoria come Filippo Artioli, centrocampista del Treviso che abbiamo intervistato.

Le parole di Filippo Artioli, centrocampista del Treviso

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"La Serie D è un campionato ostico - ha esordito Filippo Artioli, centrocampista del Treviso - più di quello dell'anno scorso. A volte le squadre fanno la rosa basandosi anche sulle rose degli altri, ma quest'anno ci sono squadre come il Cjarlins Muzane, il Mestre, il Legnago, ma anche le padovane, che secondo me hanno costruito delle rose che sono importanti. Con giocatori importanti. E' un campionato equilibrato. E alla lunga si vedrà la squadra che meriterà di vincere il campionato. Penso che non ci sarà un grandissimo divario a livello di punti tra la vincente finale e la seconda. La squadra che mi ha colpito di più, a livello di intensità di gioco e di organizzazione in campo, è il Legnago. E' la squadra che ci ha messo più in difficoltà, tant'è che è l'unica partita che abbiamo perso, sfortunatamente da un episodio. Secondo me avevamo fatto una buona partita, ma siamo stati penalizzati in un episodio in area dove loro hanno fatto gol. A oggi sono loro che mi hanno colpito di più. Il legame che ho con il Treviso e la città è speciale. L'anno scorso è stato molto importante, nonostante gli ultimi due mesi in infermeria. Già dall'inizio, però, respiravo un'aria diversa. Nonostante avessi due anni di contratto, anche se ne avessi avuto solo uno non ci avrei pensato due volte a rimanere qua. Questa è, secondo me, una società che vale tanto, con persone che è difficile trovare nel mondo del calcio. Il mio principale obiettivo è quello di raggiungere i professionisti con il Treviso. Questa società è quella che mi ha fatto crescere di più".