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Venezia, Litteri: “Dopo l’amichevole con il Porto Tolle il calvario, ora sono rinato”

La lunga attesa è terminata, in fondo al tunnel si è finalmente riaccesa la luce. Dopo mesi di attesa, Stefano Vecchi ha finalmente rivisto in campo con il Livorno anche Gianluca Litteri. Un rientro annunciato e rinviato, un ginocchio che non...

Redazione PadovaSport.TV

La lunga attesa è terminata, in fondo al tunnel si è finalmente riaccesa la luce. Dopo mesi di attesa, Stefano Vecchi ha finalmente rivisto in campo con il Livorno anche Gianluca Litteri. Un rientro annunciato e rinviato, un ginocchio che non smetteva di fare le bizze: visite, esami e consulti iniziati dopo la fine del ritiro a Bedollo. Una luce che sembrava essersi accesa il 7 settembre quando il centravanti siciliano aveva disputato l’ultima mezzora dell’amichevole di Porto Tolle contro il Delta, ma al ritorno a casa era ritornato il buio.

«Quel giorno ho toccato il punto più basso—ha ricordato Gianluca Litteri, intervistato da La Gazzetta dello Sport -ero scoraggiato, avvilito. Credevo di aver finalmente risolto il problema, invece no. Il dolore saltò fuori di nuovo. Ero davvero dentro una buca». Con pazienza, l'ex bomber del Cittadella si è rimesso al lavoro, si è sottoposto ad altri accertamenti, altre visite, che hanno scongiurato l’intervento chirurgico, ed è nuovamente ripartito, puntando all’ennesimo rientro. Lui, che aveva realizzato 7 reti nei sei mesi in arancioneroverde, ma che durante l’estate aveva messo insieme solo 45’ contro il Pinè e altrettanti contro la Clodiense, prima del rientro fallito a Porto Tolle. Altre tre settimane a lavorare a parte, fino a venerdì quando Stefano Vecchi lo ha inserito nella lista dei convocati. «Ha lavorato bene in questi ultimi due giorni», anticipò il tecnico del Venezia, «intanto lo porto in panchina». E non si è limitato a tenerlo seduto, mandandolo in campo al 27’ della ripresa al posto di Bentivoglio. «Ho provato sensazioni particolari mentre attendevo a bordo campo di entrare — ha ammesso Gianluca Litteri —, sono stati due mesi e mezzo davvero complicati. Mi sento bene fisicamente e , di conseguenza, sto bene anche sul piano mentale. Adesso il problema al ginocchio sembra essere finalmente un brutto ricordo, dovrò lavorare tanto perché la condizione non può essere ottimale». Sulla situazione del  Venezia: «Bisogna rimanere tranquilli - ha detto il centravanti siciliano -, momenti difficili li attraversano tutte le squadre nell’arco della stagione, noi sapremo venirne fuori». Magari già sabato a Perugia.

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