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Vicenza, riecco Rigoni: “Sono a casa. Tutti insieme dobbiamo tornare in Serie B, dove meritiamo”

Il mercato biancorosso è stato roboante e si è chiuso con Luca Rigoni, tornato a Vicenza dopo 11 anni. Durante la presentazione lascia parole forti che esprimono tutta la sua devozione alla causa: “Sono tornato perché questa squadra merita...

Gianmarco Zandonà

Il mercato biancorosso è stato roboante e si è chiuso con Luca Rigoni, tornato a Vicenza dopo 11 anni. Durante la presentazione lascia parole forti che esprimono tutta la sua devozione alla causa: “Sono tornato perché questa squadra merita diversi palcoscenici. E’ la prima volta che faccio la Serie C e non è facile passare dalla A a Parma a qui, sono tornato soltanto perché è casa mia. Quando ho sentito direttore e allenatore non ho avuto dubbi, perché avevo altre proposte, ma il Lane è il Lane. Ho parlato con Di Carlo, ho fatto diversi ruoli, non c’è problema da parte mia dove vorrà impiegarmi, quello che conta è l’obiettivo per tornare il prima possibile in Serie B. Sono felicissimo di essere qui, Vicenza è una piazza prestigiosa, c’è una società importante e solida a differenza di quando c’ero io. Insieme ai tifosi non ci nascondiamo, dobbiamo vincere il campionato e basta. Tutti insieme con i tifosi, ambiente e stampa dobbiamo remare nella stessa direzione. Sono partito da Vicenza, sono vicentino, volevo ritornare qui e mi metto a disposizione perché si torni nelle categoria che competono al Vicenza. Questo pubblico non ha niente da invidiare a società di Serie A. Adesso abito a Verona, ma questo non ha inciso più di tanto. La trattativa è stata molto complicata e rapida, non è stata facile, sono qui per un progetto pluriennale, dal punto di vista contrattuale non ho chiesto niente, perché so che c’è un progetto a lungo termine  e mi sono fidato sulla parola. Come sto? Mi manca un po’ il ritmo partita, ma sono voglioso e ho messo davanti a tutto Vicenza. Ho messo davanti a qualsiasi altra cosa Vicenza, quando hai la testa giusta le motivazioni sono altre, credo che si possano fare grandi cose. Mio fratello Nicola? Mi sono confrontato, ma la scelta l’ho fatta io autonomamente. Di Carlo l’ho avuto al Chievo, ci conosciamo molto bene, a Vicenza ho avuto Mandorlini”.

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