editoriale

Cosa dimostra questa vittoria…

Conduttore della trasmissione Padova Sport, direttore di padovasport.tv e dell'emittente Prima Free

Redazione PadovaSport.TV

E' incredibile pensare come Dal Canto in quattro giorni sia riuscito a preparare e vincere la prima trasferta del campionato, impresa che Calori aveva invano inseguito per sette mesi. E' come se, dopo ore e ore che tentate di scervellarvi per risolvere il Cubo di Rubik, passasse un tizio e ve lo risolvesse all'istante. Sono un po' più realista e credo che le cose non stiano esattamente così. Calori non era uno scemo e Dal Canto non è il mago Zurlì. Questa vittoria dimostra invece che, oltre alle indubbie capacità del giovane tecnico della Primavera di leggere la partita con il Pescara, la squadra avesse deciso con Calori (inconsciamente o meno... ma sono più propenso per il "meno") di smettere di giocare, ormai da un po'. In particolare un paio di giocatori, tra i migliori in campo all'Adriatico, si sono improvvisamente destati dal torpore che li avvolgeva durante la gestione dell'ex tecnico del Portogruaro. Esonerare Calori per come si erano messe le cose era diventata una mossa pressochè obbligata (forse addirittura andava sostituito un po' prima, dopo Grosseto magari) perchè la squadra, era palese, rendeva al 40-50% delle proprie potenzialità. Adesso però è bene fare un bell'esamino di coscienza e capire cosa non andava prima e cosa va adesso. Dopodichè sarebbe opportuno iniziare a fare delle scelte meno improvvisate: in questo momento ho l'impressione che il Padova (tanto per cambiare) sia in balìa degli eventi. Calori viene cacciato, si punta Colomba, Colomba nicchia (vuole garanzie, come dargli torto), il Padova aspetta, il Padova contatta Cagni e lo tiene in ghiacciaia, Dal Canto vince, il Padova cambia idea e fa un pensierino a Dal Canto. Non vi sembra che le dure lezioni subite in questi anni abbiano insegnato gran poco? Stasera è giusto sorridere, in fondo siamo tornati a vincere dopo tanto troppo tempo. Ma il Padova, purtroppo, è sempre lo stesso: altro che progetto, qui si continua a vivere alla giornata.