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Curva Sud, tra buone notizie e il rischio di ulteriori ritardi: il punto

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I tifosi biancoscudati ormai hanno perso le speranze, intanto l'amministrazione comunale attende il prossimo passaggio formale: lo stato di consistenza dei lavori. Ma la vecchia ditta non collabora
Stefano Viafora
Stefano Viafora Direttore responsabile 

Quella che è diventata ormai una croce per i tifosi del Padova e per la città, la nuova curva sud dello Stadio Euganeo, in questi giorni ci ha regalato finalmente una buona notizia. Che le accuse di concussione al sindaco Giordani e all'assessore Bonavina avessero tutta l'aria di un passaggio solo formale da espletare, innescato da intercettazioni piuttosto fumose, sembrava limpido fin dall'inizio. Ora che c'è l'ufficialità dell'assoluzione è comunque un sollievo per tutti. Il problema non è mai stato il sindaco (o l'assessore), si tratta piuttosto di un progetto nato e gestito male, che rischia di diventare un monumento all'incompiutezza, una plastica raffigurazione (che ci accompagnerà per tanto tempo ancora) di un'idea che non ha mai avuto le gambe per stare in piedi e camminare.

Cosa succederà adesso a quella costruzione ingombrante di cemento che respira a pochi metri dal terreno di gioco, impossibile da escludere alla sguardo e a qualsiasi raffigurazione dello stadio (video, foto...)? Pensare che un anno fa c'era fibrillazione per l'imminente (all'epoca almeno sembrava tale) apertura del nuovo settore del tifo biancoscudato, pronto ad accendersi in vista della volata finale playoff. Trecentosessantacinque giorni dopo i poveri tifosi biancoscudati hanno addirittura smesso di pensarci. Il pensiero (per chi ci pensa ancora...) è rivolto piuttosto a quando si rimetterà mano a quel cantiere. E a quanti danni sono stati fatti lasciandolo fermo e abbandonato in questi mesi. Lo stato di consistenza dei lavori può però essere fatto solo con la collaborazione della ditta allontanata, Esteel, che però in questo momento non sembra così collaborativa per usare un eufemismo. Tra l'azienda romana e il Comune di Padova la tensione rimane alta, anche perché se non vengono mostrati i certificati relativi ai materiali utilizzati e alle procedure, è impossibile andare avanti. Al momento è impossibile avere un quadro chiaro dello stato di salute di quello scheletro di cemento. E, di conseguenza, non è neppure ipotizzabile una data per il ripristino del cantiere.

Il Calcio Padova ormai non conta più sulla nuova curva, anche dal prossimo anno si andrà avanti con la vendita di abbonamenti che non prevedono la commercializzazione di quel settore. Anche i tifosi vorrebbero dimenticare, in fondo è come se fossero stati sedotti e abbandonati, abbagliati da promesse e poi ritornati con i piedi per terra. E pensare che doveva essere il primo step di un progetto mastodontico che prevede (in teoria) anche i palazzetti e poi di seguito la nuova curva nord e poi addirittura le tribune (forse i nipoti degli attuali tifosi vedranno alla luce l'opera compiuta). 

L'amministrazione intanto spera almeno di accelerare i tempi per il nuovo bando, quando sarà il momento. Il nuovo Codice degli Appalti, approvato a fine marzo dal Consiglio dei Ministri consente (agli appalti piccoli, fino a 5,3 milioni di euro) di attivare procedure agevolate o affidamenti diretti. Il completamento della sud rientra in teoria in questa cifra (pur avendo già sforato abbondantemente il budget iniziale).

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