editoriale

Dal Real Padova ai selfies di Valentini junior: meritiamo di più

Direttore di PadovaSport

Redazione PadovaSport.TV

La maglia si può sporcare in due maniere. In senso letterale, gettandola a terra dopo la partita, o in senso figurato, con prestazioni in campo vergognose e con tanta incompetenza ai posti di comando. Personalmente preferisco la prima maniera, perchè per la seconda non basta una lavatrice. Il profluvio di parole e inchiostro (soprattutto dalla stampa nazionale) sull'opportunità o meno di togliersi la maglia dopo una sconfitta umiliante (scelta coatta o spontanea? Il punto è tutto lì, senza scomodare sociologi o opinionisti), ci ha distolto un momento dalla realtà dei fatti: stiamo scivolando (neanche tanto lentamente) verso l'inferno della Lega Pro. E quel che più è peggio, è la mancanza di un appiglio: in cosa possiamo sperare? Per adesso stiamo solo collezionando strafalcioni e situazioni grottesche, che si aggiungono agli errori, clamorosi compiuti da inizio anno. Il presidente Penocchio parla di Real Padova (forse riferendosi alla polisportiva di Via Osvaldo), aprendo a possibili quote riservate a tifosi, Istituzioni e imprenditoria locale: ma chi, adesso come adesso, metterebbe i propri soldi in mano una dirigenza del genere, che sembra non conoscere neppure l'Abc del calcio (e sì che Penocchio esperienza in serie A ne ha fatta come vice di Ghirardi al Parma)? In un momento di grande difficoltà come questo si richiederebbe da parte dei vertici societari almeno la presenza, mettere la faccia come si dice: non a Palazzo Moroni in conferenza stampa, ma a Latina dopo una partita persa in modo ignobile che probabilmente ha segnato in modo indelebile questa modestissima stagione. Invece, aspettando che i fatti lo smentiscano, abbiamo a che fare con personaggi mediocri, che non hanno idee né riguardo al presente né riguardo a un'ipotetica ripartenza l'anno prossimo dalla terza serie, che rilasciano di continuo dichiarazioni vacue in attesa che qualcosa possa succedere e che Rocchi torni a segnare decine di gol (ma ha detto bene Barsotti, in fondo la squadra riflette in buona parteciò che èla società). O peggio danno l'impressione di piacersi così, tanto da fotografarsi davanti allo specchio...