La serie B ci sta scivolando via dalle mani, come la sabbia in un pugno: più ci speriamo, più andiamo incontro a cocenti delusioni. Diecimila illusi sabato hanno preso parte a una grande farsa, quella messa in atto da una società e una squadra completamente impotenti. Detto degli errori madornali della dirigenza (a cui si fa una fatica bestia a tirare fuori anche un mezza ammissione di colpa!), volevo scrivere poche righe sui giocatori. Brocchi? No, è una squadra che avrebbe tutte le carte in regola per sopravvivere in serie B. Ricordiamoci bene cos'è successo a dicembre, un episodio (sportivamente parlando) gravissimo, che ha segnato in modo indelebile la stagione (aldilà, ripeto, degli errori della dirigenza). Cinque giocatori, di cui si conoscono perfettamente nomi e cognomi, che hanno deciso di chiedere la testa dell'allenatore, colpevole di essere troppo "antico". Gente, pagata lautamente, che si permette il lusso di decidere se un allenatore è o meno all'altezza. Da lì il crollo totale fino a oggi, quando a 12 giornate dal termine, ci ritroviamo con un piede e mezzo in Lega Pro. Sono sempre più convinto che le colpe quest'anno vadano distribuite alla pari con il bilancino tra dirigenza e calciatori.
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