Il calciomercato estivo è chiuso. Sono terminate le trattative con le altre squadre (si potrà trattare solo con svincolati). C'è ancora un posto in lista over disponibile che sarà riempito in caso di emergenza (infortuni o rendimento sotto le aspettative). Come va, quindi, giudicata la campagna acquisti del Padova? Aldilà della delusione per la mancata "ciliegina sulla torta" dell'ultimo giorno, a ben vedere la squadra allestita è completa e ben assortita.
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EDITORIALE | Mercato finito senza clamore, ma la squadra è completa. E quel tesoretto…
Partiamo dalle note positive. Al gruppo della promozione (che ha perso quattro protagonisti come Villa, Spagnoli, Liguori e Kirwan) è stato aggiunta esperienza, mentalità vincente e leadership (vedi nomi come Papu Gomez, Baselli, Barreca, Lasagna). Ma anche talento, atleticità e ambizione nei nomi dei giovani prospetti (citiamo Di Maggio, Harder, Silva, Seghetti). Ci sono sulla carta gli ingredienti giusti per puntare a una tranquilla salvezza (almeno 8 squadre sono alla pari dei biancoscudati come qualità della rosa) e la squadra è completa in tutti i reparti. Quando saranno tutti disponibili ci sarà anzi abbondanza per mister Andreoletti, che dovrà dirigere il coro favorendo l'integrazione tra vecchi e nuovi, con il principio guida nelle scelte della "meritocrazia settimanale" (come l'anno scorso, gioca chi dimostra durante l'allenamento di essere più sul pezzo). Gli acquisti sono pensati per poter passare dal 3-5-2 (o 3-4-2-1, come visto fin qui) iniziale al doppio centravanti (3-4-1-2), con l'utilizzo più avanti di Papu Gomez (o Silva) come trequartista puro. Attacco promosso: Bortolussi potenzialmente è da doppia cifra anche in B, con Seghetti (che promette molto bene) e Lasagna (non un goleador, ma può essere molto prezioso tatticamente) c'è abbondanza. Più arretrati ci sono poi Buonaiuto (garanzia anche in B), Papu Gomez (che non vede l'ora di tornare a giocare) e J.Silva (può essere la grande sorpresa).
Ecco, secondo noi, alcuni punti critici. La difesa ha perso un punto fermo come Delli Carri, sostituito velocemente da Sgarbi (caratteristiche simili ma qualche dubbio dopo le sue ultime due stagioni). Con le coppie di giocatori per ruolo il Padova è sicuramente ben coperto (Belli-Pastina-Perrotta | Faedo-Sgarbi-Villa) ma manca un po' di esperienza di categoria. A centrocampo Fusi e Varas continuano a essere imprescindibili per il gioco di Andreoletti, con Harder e Di Maggio che possono dare un valido turn-over: ma con il modulo utilizzato fin qui (una sola punta) si rischia di essere un po' corti in mezzo. In regìa decisivo sarà il rendimento di Baselli (può fare la differenza nel bene, se in condizione, nel male se non troverà lo smalto dei tempi migliori), alle sue spalle ben due alternative: Crisetig e il giovane Bacci.
Il giudizio di molti è stato inficiato dal famoso "tesoretto" risparmiato. Tanti tifosi e osservatori rimarcano il fatto che il Padova abbia reinvestito poco o nulla dei soldi incassati in questa sessione di mercato (circa 4 milioni). Vero. Sicuramente - concordiamo - si poteva spendere di più, che però è un’osservazione apodittica, valida sempre e in qualsiasi circostanza. Inoltre teniamo in considerazione che il monte ingaggi rispetto all'anno scorso è aumentato del +90% in termini di costo lordo. Dunque quasi raddoppiato.
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