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Fuori Bisoli, dentro Foscarini: cambio (necessario) tra due allenatori agli antipodi

Il Padova lascia Bisoli e si affida a Foscarini. Un cambio probabilmente necessario per trovare nuove idee, stimoli ulteriori e un approccio diverso al campionato: di tempo ce n’è meno del solito, considerato il numero di squadre. Bisoli un...

Stefano Viafora

Il Padova lascia Bisoli e si affida a Foscarini. Un cambio probabilmente necessario per trovare nuove idee, stimoli ulteriori e un approccio diverso al campionato: di tempo ce n'è meno del solito, considerato il numero di squadre. Bisoli un po' ci mancherà: il suo carattere esuberante, energico, lo spirito di rivalsa che aveva quando ha preso in mano il Padova sono stati come un fuoco, che ha bruciato finchè ha potuto ma si è consumato in fretta. Una tale gestione può dare grandi risultati (vedi la promozione dalla C) immediati, ma logorare nel tempo il gruppo. La proprietà ha preso atto che il ciclo di Bisoli si era esaurito, dopo la tensione montata nel post-derby. La scelta del successore è caduta su un allenatore completamente diverso: pacato, riflessivo, capace come pochi di comunicare ai suoi giocatori. Dopo il diploma di Coverciano, si è specializzato nella PNL (programmazione neurolinguistica), una tecnica che aiuta a capire e ad usare consapevolmente le dinamiche e i meccanismi del comportamento umano. Non solo schemi e indicazioni tattiche, c'è anche tutto il contorno, come il microcosmo del pullman: ad Alzano, dove toccherà la Serie B per la prima volta, raccontava che le vittorie nascevano là dentro. «È un luogo sacro, tutto quello che si dice lì non esce, ci sentiamo tutti uniti». In pochi sanno che a Cittadella è stato lui il vero artefice dell'exploit (irripetibile) di Ardemagni. Sa dove intervenire quando subentra (salvezze raggiunte ad Avellino e Pro Vercelli), ma sa anche costruire da zero (oltre che a Cittadella, anche a Livorno con l'obiettivo play-off raggiunto da inizio stagione). A Padova è chiamato a rimettere in ordine uno spogliatoio agitato e cercare di trarre il massimo dai giocatori a disposizione. Se sarà efficace lo vedremo, sicuramente aspettiamoci tutto un altro modo di intendere il calcio.