L’orchestra-Padova di Andreoletti e quella nota sempre più stonata

Una bandierina piantata per terra: il Padova di Andreoletti ha fissato un record, un riferimento per gli anni a venire. Sarà difficile fare meglio, in tutta onestà, di una partenza così: undici vittorie e due pareggi per i biancoscudati. Potenzialmente il Padova potrebbe battere anche il record di punti della serie C, continuando con questo trend. Ma non è quello che ci interessa qui. Piuttosto, guardando al prosieguo del campionato, è fondamentale provare a remare tutti dalla stessa parte, lasciandosi alle spalle dissapori e contrasti: è ora che anche il brutto Euganeo faccia rimbombare tra le proprie asimmetriche mura l'urlo dei propri tifosi. Quanto stride oggi l'assenza dei tifosi, nel campionato del record di punti iniziali! Potrebbe essere una fantastica cavalcata questa, dove tutti quelli che amano questa maglia sono coinvolti, in casa e in trasferta. E invece nelle partite casalinghe continuiamo a vedere spalti prevalentemente vuoti e numeri di pubblico da interregionale. In trasferta addirittura cori di insulti all'AD Bianchi e al DS Mirabelli. Dall'esterno è inconcepibile, difficile da spiegare a qualcuno che non è di Padova.

Intanto la società sta pensando ai primi rinnovi di contratto che arriveranno entro dicembre, secondo le prime indiscrezioni dal mercato di gennaio poi dovrebbe arrivare un solo giocatore (probabilmente un attaccante). Il club è solido e al momento non ci sono all'orizzonte grossi cambiamenti nell'assetto societario (lo scorso agosto è entrato un nuovo imprenditore con una piccola percentuale, attorno al 2%, come vi abbiamo riferito, immettendo 150 mila euro nelle casse). Joseph Oughourlian rimane dunque saldo al timone della nave, aspettando di blindare il primo posto, obiettivo e sogno di una piazza che ha una voglia matta di uscire da questa categoria infernale.