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Padova, è tempo di unirsi per un “bene superiore”. Il primo posto va difeso con l’aiuto di tutti

Padova, è tempo di unirsi per un “bene superiore”. Il primo posto va difeso con l’aiuto di tutti - immagine 1
La marcia del Vicenza non ci concede altri passi falsi, è arrivato il momento di unirsi perché ogni dettaglio può fare la differenza
Stefano Viafora
Stefano Viafora Direttore responsabile 

Rieccoci su queste pagine a ripetere quanto ormai sia diventato fondamentale trovare l'unione tra tutte le componenti della piazza per raggiungere il traguardo. Il messaggio della protesta della tifoseria più calda è arrivato forte e chiaro. Ma adesso è il momento di mandare un altro messaggio: alla squadra, agli avversari in campo. I numeri parlano chiaro: le squadre che possono contare su un pubblico presente e partecipe raccolgono più punti in casa, ribaltano risultati, trovano energie insperate nei momenti difficili. Ogni urlo di incoraggiamento, ogni coro, ogni battito di mani può fare la differenza.

Perchè alla fine c'è un bene superiore da salvaguardare. Il risultato sportivo è un acceleratore potente per qualsiasi progetto legato alla squadra di calcio. La serie B potrebbe dare l'impulso per una nuova era del calcio a Padova, quando si sale di livello il calcio sa attrarre attenzione e denari. In serie C il valore di una squadra è quasi nullo, a meno che non si tratti di grandissime città. Personalmente sogno un'entrata spettacolare dei tifosi a partita iniziata, durante Padova-Pro Patria. Un grande applauso che li accoglie da parte di tutti i presenti. Mettiamo da parte tutto, pensiamo solo a spingere questa squadra (non solo in trasferta). Ogni dettaglio potrebbe essere decisivo, il margine con il Vicenza ormai è diventato risicato, la squadra di Vecchi adesso ci crede fortemente, ci rincorre senza sosta e ci fa sentire il fiato sul collo. Il Padova ha bisogno di tutti in questo momento.


Il primo posto va difeso in tutti i modi perchè una nuova delusione avrebbe effetti devastanti sul calcio a Padova. Non riusciamo neanche a immaginare cosa significherebbe un primo posto perso, a favore proprio dei rivali del Vicenza, l'ennesima lotteria dei playoff con le pile scariche, la delusione e la frustrazione degli eterni secondi.

Basta farci del male da soli, le ragioni della protesta rimangono. Si metta solo l'orgoglio da parte per questo bene superiore che è la serie B. Per la nostra città.